Legge Bondi e tagli allo spettacolo: salta la tournée della Scala a Pompei

Pubblicato il 12 Luglio 2010 - 19:26 OLTRE 6 MESI FA

Teatro la Scala a Milano

Salta la tournée della Scala a Pompei prevista per il 22 luglio, causa sciopero. La mobilitazione è stata  dichiarata da Cgil e Fials contrari alla legge Bondi, preoccupati per l’occupazione, per i tagli al Fondo unico per lo spettacolo e per il contratto nazionale di lavoro che deve essere rinnovato. Il coro e l’orchestra del teatro milanese avrebbero dovuto eseguire i Carmina Burana con l’orchestra e il coro del San Carlo al teatro grande degli scavi di Pompei. Oggi era l’ultimo giorno disponibile per confermare o cancellare l’impegno, hanno spiegato dalla Scala, e visto che non c’e’ stato il ritiro dello sciopero indetto da Cgil e Fials l’appuntamento e’ saltato.

‘L’annullamento della partecipazione del Teatro alla Scala all’appuntamento di Napoli-Pompei, mi pare una triste conclusione sindacale della vicenda trasferte, sia per il Teatro che per i lavoratori” ha commentato il segretario Uilcom Domenico Dentoni. Cisl e Uil non hanno mai nascosto la loro contrarieta’ alla cancellazione delle trasferte. E non ha potuto sortire nessun effetto la petizione firmata da piu’ della meta’ del coro per evitare gli scioperi e consegnata questa mattina al sovrintendente, Stephane Lissner. Considerato che l’organico e’ di 105 cantanti, significa che piu’ della meta’ ha aderito alla petizione. ”Eravamo una delegazione di circa quindici persone – ha spiegato Maurizio Menegozzo (Rsa Cisl) – con settanta sms a documentare le firme per comunicare al sovrintendente che la stragrande maggioranza del coro non e’ d’accordo con lo sciopero”. E questo non solo perche’ far saltare la trasferta a Buenos Aires significa rinunciare a 12 giorni di paga, ma anche perche’ in questi giorni ci sono stati degli impegni da parte delle istituzioni di Milano, a cominciare dal sindaco che incontrera’ i sindacati il 21 luglio e dalla convocazione del tavolo sull’ autonomia della Scala con il Ministero (anche se da Roma non e’ ancora arrivata nessuna comunicazione). Domani mattina i sindacati vedranno il sovrintendente. All’ ordine del giorno c’e’ la questione occupazionale anche se non e’ escluso che si parli della tournee in Sudamerica dal 25 agosto al primo settembre. Restano solo un paio di giorni per decidere definitivamente se cancellarla o meno.