Matrimoni in crisi? Dario Fo, sposato da 60 anni: “Non c’è una ricetta”

Pubblicato il 22 Luglio 2010 - 01:45 OLTRE 6 MESI FA

Ma «quale ricetta, se ce l’avessi, l’avrei lanciata sul mercato!». Ricorre alla battuta, il Premio Nobel Dario Fo per liquidare ogni tipo di regola o comportamento che possa assicurare un matrimonio felice. «Nessuna ricetta» quindi ma Fo di unioni di ferro se ne intende visto che con sua moglie, Franca Rame, ha da tempo festeggiato le nozze di diamante.

Sposati da oltre 60 anni, e nonostante tante crisi, sono ancora e «felicemente» insieme. Una coppia che rappresenta una sorta di controtendenza visti i dati odierni dell’Istat sulle separazioni e divorzi che nelle unioni di lungo tempo vede le nuove fragilità: il numero di quelle finite con più di 25 anni di convivenza alle spalle è, infatti, triplicato in 13 anni.

Tanto è vero che la cronaca rosa è sempre ricca di storie di matrimoni, anche lunghi, finiti. Come nel caso di Albano e Romina Power (che il 22 luglio avrebbero festeggiato i 40 anni di matrimonio) e che invece vivono separati da tempo. Ma sono tante le storie di coppie con lunghe convivenze che finiscono con traumi e drammi, perchè ad una certa età non è facile ricostruirsi una vita, in particolare se non ci sono soldi, e soprattutto una casa.

«Io e Franca siamo stati fortunati» dice subito Fo. Crisi? «Sempre, ne abbiamo avute di continuo. Molte però sono liti che prevedono solo quattro risate. Per il resto, non so. È difficile dire cosa serve per una buona convivenza, non ci sono ricette. Forse, nel nostro caso, l’aver fatto lo stesso mestiere ha aiutato».

Ma anche questo non è una garanzia: «Conosco tante coppie nel nostro ambiente che si sono separate. La riuscita di un rapporto d’amore è un fatto misterioso, sempre sorprendente, non c’è una legge». Nella coppia Fo-Rame, «è lei – sottolinea Dario – che decide come impostare le cose. È lei ad avere le idee chiare sulle cose organizzative. Può essere un viaggio o una decisione su come impostare un lavoro».

Di certo, la moglie ha un grosso ascendente su Fo: «è lei che ha il senso critico di un testo teatrale. Franca mi ha dato un grosso contributo intellettuale». Forse, «nel mio caso, ha aiutato anche aver vissuto tante situazioni tragiche come la violenza subita da Franca o i momenti negativi del nostro lavoro come l’ allontanamento di 16 anni dalla Rai. Abbiamo dovuto inventarci il modo per tirare a campare».

Fo azzarda che se marito e moglie fanno un lavoro diverso spesso le cose possono non andare sempre bene: «penso ad una casalinga, un mestiere terrificante. L’uomo non sempre capisce cosa fa, e questo può essere pericoloso. Credo che nel nostro caso, il successo della nostra unione sia aver diviso responsabilità ed aver condiviso progetti da realizzare. Se non si producono battaglie insieme, è difficile reggere».

E l’ amore che peso ha? «È la lettura che si ha dell’amore» che contribuisce a vivere bene insieme, non l’idea di amore in sè. «A volte, vedo coppie che non si capisce come fanno a stare insieme, altre che invece sembrano legate da una passione quasi religiosa e poi invece esplodono… Non riesco davvero a trovare una ricetta del vivere insieme!» ribadisce l’artista.