Max Paiella show “Sono d’accordo su tutto”, al Teatro Sala Umberto di Roma

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 14 Febbraio 2015 - 18:53| Aggiornato il 17 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Max Paiella show "Sono d'accordo su tutto", in scena il "trasformismo" italiano al Teatro Sala Umberto di Roma

Max Paiella show “Sono d’accordo su tutto”, in scena il “trasformismo” italiano al Teatro Sala Umberto di Roma

Sul canovaccio della storia ben nota del Conte di Montecristo, con la sua capacità di trasformarsi in altre persone per raggiungere il proprio scopo,  Max Paiella, attraverso il suo show “Sono d’accordo su tutto” (Le tont du Montcrist), in scena dal 17 febbraio al Teatro Sala Umberto di via Mecenate, a Roma, racconta la capacità trasformista degli italiani.

Protagonista è Edmond Dantes  che per sopravvivere e superare le tristi vicende di cui è diventato vittima deve attingere all’arma del trasformismo che gli si rivela indispensabile.

Francesco Brandi è il regista dello spettacolo di Max Paiella, la musica è della band “The Rabbits”,  la stessa che lo accompagna anche nel radiofonico “Ruggito del coniglio“.

“Edmond Dantes, è un uomo onesto, capace, buono e altruista ma

schiacciato dall’invidia, dalla persecuzione e dalla stupidità di chi ha intorno,

e impara, per sopravvivere, l’indispensabile arma del trasformismo.

Anche il regno animale ti rivela che il trasformismo serve per sopravvivere.

Il camaleonte si mimetizza, il bacherozzo si finge morto, il pesce palla si

gonfia.

Max Paiella dice: beh ma allora ci provo anch’io, in fondo siamo o non

siamo italiani di professione?! Il trasformismo ce l’abbiamo nel DNA!

Per cui trasformiamoci e magari riusciamo anche a svoltare. Un comico puo

diventare un leader di partito, un concorrente di rischiatutto premier e un un

venditore il protagonista di un ventennio. Tutto è possibile, basta saper

stare comodamente all’interno del vestito che si è scelto, una volta che ci

sei dentro, ti autoconvinci e il gioco è fatto.

Non siamo più l’Italia di Pertini, ma di ex ciellini, predellini, pidduini, piddini e

grillini. Finiscono tutti con “ini” trasformati in vezzeggiativi, come carini,

piccini, trottolini”.