Milano, vertice Pdl con Berlusconi e Alfano. Schultz: “B. è contrario stabilità”

Pubblicato il 9 Dicembre 2012 - 19:24 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

MILANO – Vertice Pdl in via Rovani a Milano. Tema: le prossime elezioni Regionali in Lombardia. Presenti: l’ex premier Silvio Berlusconi e il segretario Angelino Alfano. Altri esponenti del partito all’appello: La Russa, Gelmini, Romani, Mantovani, Santanchè, Formigoni, Lupi, Brambilla e Casero. Probabile che all’interno si parli anche delle possibili strategie da adottare nel dopo Monti. Intanto i malumori cominciano a trapelare anche da oltralpe. Il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, alla vigilia della consegna del Premio Nobel per la pace all’Ue, ha detto: “Berlusconi è il contrario della stabilità e il suo ritorno può essere una minaccia per l’Italia e per l’Europa che hanno bisogno di stabilità”. “Tanti dei problemi dell’Italia sono il risultato dei 10 anni in cui Berlusconi è stato primo ministro”. Il ritorno del Cavaliere è ”un gioco politico, molto legato ai suoi interessi particolari” che mette ”in secondo piano” quelli del Paese.

Intanto il dibattito politico nazionale continua a ruotare attorno alla decisione del premier Mario Monti di rassegnare le dimissioni subito dopo il voto sulla legge di stabilità.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ospite di Fazio a Che Tempo che Fa, osserva: “Berlusconi dice di essere sceso in campo per vincere, e questo è comprensibile. In realtà sa che ha già perso. E credo che sia l’elemento che nonostante tutto traquillizzerà il mercato”. E su una possibile data per le elezioni dice “può anche essere il 10 febbraio”. Ma, spiega, “È una decisione che spetta unicamente al presidente della Repubblica ma è prevedibile che si voti a febbraio, può essere anche il 10. Dipende tutto dai tempi di approvazione della legge di stabilità”.

Prende la parola anche il leader Udc Pierferdinando Casini, che al Tg1 dice: “Io non sono autorizzato ad interpretare il pensiero di Monti. C’è una politica seria che per 4 anni ha fatto un’opposizione seria e costruttiva al governo Berlusconi ed ha voluto Monti appoggiando il suo governo e c’è poi una società civile di moderati e benpensanti che non vogliono rassegnarsi al populismo berlusconiano a cui bisogna dare risposte”.

Sulla seconda rete, il capogruppo Pd alla Camera, Dario Francheschini, osserva amareggiato: “Sono bastati due giorni dal suo ritorno in camo e Berlusconi ha portato il Paese sull’orlo della crisis, ha fatto cadere il governo Monti e ha messo a rischio i sacrifici dolorosi degli italiani”. Poi aggiunge: “Non c’è più tempo da perdere, si approvi la legge di stabilità e si dia la parola ai cittadini”.