Osservatore Romano: “Nessun dubbio, Shakespeare era cattolico”

Pubblicato il 17 Novembre 2011 - 17:06 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL VATICANO – Se la questione della sua identità ancora viene discussa, ”ben pochi dubbi possono ancora essere sollevati su un’altra questione legata alla vita di Shakespeare: la sua convinta adesione alla fede cattolica”. E’ quanto scrive l’Osservatore Romano, nell’edizione di domani, in un articolo dedicato al libro di Elisabetta Sala, ”L’enigma di Shakespeare. Cortigiano o dissidente?”, edito da Ares.

”Come è noto lo scrittore è stato per secoli considerato alla stregua di un’apologeta di quella società protestante di cui la regina Elisabetta è stata fiera e crudele difensore – rileva il quotidiano della Santa Sede – Ma la realtà e ben diversa se anche il primate della comunione anglicana, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, nello scorso mese di giugno, durante un dibattito pubblico con l’interprete shakespeariano Simon Russell Beale, ha affermato: ‘William Shakespeare con tutta probabilità era cattolico”’.

”Anche questa non è una novità – prosegue il giornale vaticano -: ‘He died a papist’ scrisse l’arcidiacono anglicano Richard Davies subito dopo la morte del poeta avvenuta nel 1616”. ”Ed è arcinoto come l’intera opera del drammaturgo pulluli di aperti riferimenti alla religione cattolica, a cominciare dalle anime purgatoriali che popolano l’Amleto”, aggiunge l’Osservatore Romano, secondo cui ”il fatto è che il purgatorio – come luogo di espiazione e di purificazione – non aveva diritto di cittadinanza nell’Inghilterra violentemente anticattolica di Elisabetta”.