Paul Taylor è morto: gigante della danza moderna, fu allievo di Martha Graham

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Agosto 2018 - 23:38 OLTRE 6 MESI FA
Paul Taylor è morto: gigante della danza moderna, fu allievo di Martha Graham

Paul Taylor è morto: gigante della danza moderna, fu allievo di Martha Graham (Scena da Esplanade, foto Pinterest)

NEW YORK  – Lutto nel mondo del teatro. E’ morto Paul Taylor, gigante della danza moderna. Coreografo, direttore artistico, produttore teatrale e maestro di balletto statunitense, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Taylor è stato tra gli ultimi membri della terza grande generazione di maestri del balletto contemporaneo americano.

E’ morto il 29 agosto in un ospedale di Manhattan, New York. Aveva 81 anni e nella sua lunga carriera aveva collaborato con artisti come Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Ellsworth Kelly e Alex Katz.

Nato vicino a Pittsburgh in Pennsylvania, senza il padre, che lasciò la madre perché attratto dal maggiore dei figli di lei avuto da un altro matrimonio, Taylor passò nell’area di Washington l’adolescenza. Negli anni Cinquanta, studente di pittura e nuotatore alla Syracuse University, si innamorò della danza nella biblioteca del college. Lasciò Syracuse nel 1952 per studiare con Martha Graham al Connecticut College e poi a Julliard a New York.

Look da tipico bel ragazzo americano della porta accanto, occhi azzurri, potenza e muscolatura da atleta e spiccata personalità, Taylor da giovane ballò per maestri coreografi come Merce Cunningham, Martha Graham e George Balanchine.

Agli esordi della sua carriera firmò anche balletti, 18 dei quali in collaborazione con Robert Rauschenberg – “The Tower” del 1957 aveva i costumi di Jasper Johns – e due con musica di John Cage.

Il rapporto di lavoro con Katz risale al decennio successivo ed è continuato intermittentemente fino al 2014: assieme crearono due dei lavori di Taylor più diversi significativi: “Sunset” del 1983 e “Last Look” di due anni successivo.

Taylor divenne famoso in tutto il mondo con le prime di “Aureole” (1962, su musica di Handel) e “Orbs” (1966, Beethoven). Rudolf Nureyev, Pina Bausch e Twyla Tharp furono tra gli interpreti più famosi delle sue creazioni, le ultime due che a sua volta ne seguirono la strada come coreografe di fama internazionale.

Nel 1974 smise di ballare, ma non per questo i suoi ballerini e le sue nuove opere divennero meno calamita per il pubblico. “Esplanade” (del 1975 su musica di Bach in cui esplora il movimento quotidiano che le persone “recitano” quotidianamente dal correre allo scivolare al camminare al saltare e al cadere) fu riconosciuto immediatamente come un capolavoro.