Regio di Torino, successo per la prima del Fidelio

Pubblicato il 9 Dicembre 2011 - 23:02 OLTRE 6 MESI FA

TORINO, 9 DIC – Sette minuti di applausi hanno accolto la prima del Fidelio di Beethoven che ha inaugurato la nuova stagione d'opera del Teatro Regio di Torino.

E' stato un trionfo per l'inno alla liberta' e alla forza dell'amore che ha per protagonisti Leonore e Florestan, con la sposa che si traveste da uomo e si cela sotto l'identita' di Fidelio per liberare l'amato sposo dall'ingiusta prigionia. L'amore coniugale che spezza le catene, che supera le difficolta' e le sofferenze e che alla fine trova compimento nella ritrovata liberta' di Florestan, attraverso le celebri romanze ''Oh celeste, indicibile gioia'', ''La tua fedelta' mi ha salvato la vita'', ''E' l'amore che mi diede la forza di liberarti dalle catene''.

''Fidelio e' un inno alla liberta' che e' la giusta conclusione dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unita' d'Italia'' ha sottolineato il regista, Mario Martone, il cui allestimento e' stato apprezzato per la scelta un impianto scenico fisso. ''Una scena – ha rilevato Martone – che rimanda alle segrete del governatore spagnolo Don Pizarro, dove Florestan e' tenuto prigioniero, con i cantanti che agiscono in prossimita' del pubblico in modo da creare piani contemporanei d'azione che si sovrappongono simultaneamente''. Il tributo del pubblico per il regista napoletano ha certificato il successo. Ovazioni per Gianandrea Noseda, che ha diretto l'orchestra e il Coro, Ricarda Merbeth nei panni di Leonore/Fidelio e Ian Storey, Florestan, e applausi scroscianti per tutti i cantanti.

All'insegna della sobrieta' l'atmosfera nel foyer del Regio. ''Una sobrieta' che apprezzo e che Torino ha sempre avuto'' ha affermato il ministro (torinese) del Welfare, Elsa Fornero, accolta dal Sovrintendente del teatro, Walter Vergnano. Presenti in platea anche il sindaco, Piero Fassino, l'assessore comunale alla Cultura, Maurizio Braccialarghe, il presidente emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, il procuratore generale di Torino, Marcello Massalena, il presidente della Compagnia di Sanpaolo, Angelo Benessia, e l'oncologo Umberto Veronesi.