Siria. Morto Anthony Shadid: era il corrispondente del New York Times

Pubblicato il 17 Febbraio 2012 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Non l'hanno ammazzato le bombe in Iraq e in Libia, dov'era anche finito in mano alle milizie pro-Gheddafi: è stato un banalissimo attacco di asma ad uccidere Anthony Shadid, 43 anni, il corrispondente in Medio Oriente del New York Times, mentre si trovava in Siria per una inchiesta sull'opposizione al regime di Bashar al-Assad.

Tyler Hicks, il fotografo che lo accompagnava, come si legge sul New York Times online, ha accompagnato la salma in Turchia, poche ore dopo avere assistito, impotente, alla sua morte.

Secondo quanto ha raccontato il fotografo, Shadid, che soffriva di asma e aveva sempre con sè i farmaci necessari, ha cominciato a sentirsi male nel pomeriggio di ieri, poche ore prima di quando avrebbero dovuto lasciare il paese. In serata c'è stato l'attacco fatale, che potrebbe essere stato provocato dalla vicinanza dei cavalli delle guide.

Shadid aveva avuto un primo attacco dello stesso tipo una settimana prima, all'inizio del viaggio. Di origini libanesi, sposato con due figli, Shadid parlava correntemente arabo. Il giornalista, che viveva a Beirut, ha lavorato per l'Associated Press, Il Boston Globe e il Washington Post prima di essere assunto dal New York Times alla fine del 2009.

Con il Wp, ha vinto due premi Pulitzer sull'Iraq, nel 2004 e nel 2010. Negli Stati Uniti Shadid era considerato uno dei migliori giornalisti della sua generazione ed uno dei più brillanti specialisti del Medio Oriente e del mondo arabo.