Spagna. Mario Biondo morto a Madrid: suicidio? Procura Palermo apre inchiesta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Ottobre 2013 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
Spagna. Mario Biondo morto a Madrid: suicidio? Procura Palermo apre inchiesta

Mario Biondo e Rachel Sanchez Silva (Foto Ansa)

PALERMO – Mario Biondo, cameraman di Palermo e marito della giornalista spagnola Raquel Sanchez Silva, fu trovato morto impiccato in circostanze misteriose lo scorso 30 maggio. Un suicidio, secondo la polizia di Madrid, città in cui l’uomo viveva. Una versione a cui i fratelli e i genitori di Biondo non hanno mai creduto e ora la Procura di Palermo su loro richiesta ha aperto un fascicolo contro ignoti.

Biondo aveva lasciato l’Italia per seguire la Silva, con cui si era sposato nel 2011, spiega Riccardo Bruno sul Corriere della Sera:

“Mario e Rachele erano una coppia famosa in Spagna. Raquel Sanchez Silva, 40 anni, è giornalista e conduttrice televisiva di successo. Bella e spigliata, ha lavorato per Telecinco, è stata inviata in Honduras per la versione ispanica dell’Isola dei famosi . Lì ha conosciuto il bell’operatore partito dalla Sicilia. Era il 2011, l’anno dopo le nozze in Sicilia, abito bianco e sorrisi sulla terrazza che domina il golfo di Taormina. La luna di miele viene seguita dai rotocalchi, come due divi: le loro foto al mare, la sequenza di un bacio all’aeroporto, lo scatto sotto le guglie del Duomo di Milano, l’abbraccio infreddolito con i colbacchi in cima all’Empire State Building”.

Poi la notte tra il 29 e 30 maggio, mentre la moglie era a 300 chilometri da casa da uno zio malato, Mario Biondo morì. Dopo un mese di indagini la polizia di Madrid chiude il caso come suicidio:

“«Raquel prima ci ha detto che si era impiccato perché aveva scoperto di non potere avere figli. Il giorno dopo invece non credeva più al suicidio. Un altro ancora ci ha parlato di un gioco di autoerotismo finito tragicamente» ricorda la signora Santina a cui non è piaciuta quella che ritiene una fretta eccessiva della nuora per dimenticare la morte di Mario”.

Ma la stanza dove il corpo di Mario fu trovato dalla donna delle pulizie la mattina del 30 maggio era piena di bottiglie di birra vuote e cicche di sigarette:

“«Potevano far pensare alla presenza di altre persone quella sera — aggiunge l’avvocato Palazzotto —. Dopo due giorni è stato tutto pulito, cancellate tracce che potevano essere preziose. La magistratura non ha sequestrato l’appartamento, non ha fatto alcun atto di indagine. È per questo che abbiamo chiesto alla Procura di Palermo di aprire il caso. Bisogna ricostruire le ultime ore di Mario, capire cos’è successo veramente»”.

Ora la famiglia ha ottenuto a Palermo la riapertura del caso e ha richiesto la riesumazione del cadavere di Mario:

“La famiglia ha chiesto la riesumazione del cadavere. È la prima decisione che dovranno prendere i magistrati. Per compier analisi più accurate di quelle probabilmente fatte dal medico legale spagnolo nell’autopsia. Che i graffi sul braccio li ha liquidati sicuro come «opera di un gatto»”.