Teatro: Prometeo a Siracusa, applausi per Popolizio

Pubblicato il 12 Maggio 2012 - 12:53| Aggiornato il 30 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

SIRACUSA, 12 MAG – Il titano Prometeo ha svelato ai mortali il segreto del fuoco ed altre nozioni che erano riservate agli dei. Per questo Zeus lo fa incatenare ad una rupe, dove restera' a soffrire fino alla fine dei tempi.

Questa la potente, ma statica, situazione in cui Eschilo pone il suo disperato antieroe nel 'Prometeo incatenato', scritto probabilmente nel 480 a.C.: un'opera che ancora oggi affascina, ma che non ha un'interpretazione univoca e chiara. Da qui la sua bellezza, che si coglie anche nell'allestimento che ha inaugurato ieri sera l'annuale ciclo di rappresentazioni classiche nel Teatro Greco di Siracusa.

Nel maestoso catino di pietra, che accoglie ogni sera, fino alla fine di giugno, sei-settemila persone, il Prometeo si alterna quest'anno alle 'Baccanti'. Firma la regia Claudio Longhi, per la prima volta al lavoro a Siracusa, e Massimo Popolizio ne e' il potente protagonista, dalla voce roca e scura.

Il regista ordina con cura gli episodi del dramma. Da' giusta evidenza ai personaggi che parlano in favore e a quelli contrari a Prometeo. Ma non puo', tuttavia, o almeno non riesce, a dare una lettura piu' chiara di quella che emerge facilmente dal testo stesso. L'elemento piu' evidente (e piu' discutibile) e' invece il fatto che Prometeo e' inchiodato questa volta ad una lastra mobile, che viene continuamente spostata da una parte all'altra della grande pedana circolare, che fa da scenografia. Si tratta di un effetto paradossale, visto che il Prometeo e' il dramma di un personaggio incatenato ed immobile contro la roccia. Cosi' forse si da' una forza visionaria maggiore al testo, ma si perde la forza della situazione iniziale.

Queste sottigliezze interpretative, tuttavia, non hanno scalfito il successo della serata della prima, in cui tutti gli interpreti sono stati calorosamente applauditi: oltre a Popolizio, Gaia Aprea, Mauro Avogadro, Daniela Giovannetti e le danzatrici della Martha Graham Dance Company. Questa sera va in scena 'Le Baccanti', di Euripide, protagonista Maurizio Donadoni, regia di Antonio Calenda. Poi gli spettacoli si alternano fino alla fine di giugno.