A Fabrizio Corona piace fare l’attore: “Mi vorrei ripete in futuro”

Pubblicato il 10 Maggio 2010 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

Fabrizio Corona

“E’ stata un’esperienza importante formativa, che mi piacerebbe ripetere in futuro”. Parola di Fabrizio Corona che all’Ansa racconta il ruolo di killer della mafia che interpreta nella fiction Mediaset “Squadra Antimafia 2”, in onda martedì e mercoledì in prima serata su Canale 5.  Alla vigilia del debutto della miniserie, che ha per protagonisti Simona Cavallari, Claudio Gioé e Giulia Michelini, Corona ammette: “Lavorare con attori di alto livello è stata una grande lezione di vita. L’impegno è stato tanto e vi prometto non vi deluderò. Inoltre, il mio personaggio non morirà in questa serie, quindi potrei recitare anche nella prossima”.

Un Corona inedito, garbato, quasi mistico che non si sottrae alle domande tranne a quella su Belen “la prego è una vicenda della quale si è parlato troppo. Preferirei se non le dispiace non affrontare almeno per il momento l’argomento”. Il suo personaggio, un killer senza scrupoli, sarà cruciale nella sviluppo della serie: è lui l’uomo scelto dagli Abate per eliminare Claudia Mares (Cavallari).

Una condanna a morte emessa con il benestare di Rosy (Michelini) ormai a tutti gli effetti Capofamiglia e decisa a prendersi Palermo. E’ ormai fortissima la tensione tra le due donne, apertamente schierate su fronti opposti e con un uomo da dividere: Ivan Di Meo (Gioé) Corona fa capire quanto sia stato importante per lui questo ruolo: “So che in molti hanno polemizzato perché è stato scelto per una serie importante come questa un personaggio pubblico, anziché un attore. Ma io mi sono preparato con serietà e recito”.

Il produttore nonché ideatore della fiction Pietro Valsecchi, a proposito del ruolo interpretato dal fotografo: “Corona ha fatto un cameo e lo ha fatto bene. Se ci sarà una terza serie, vedremo se ci sarà il suo personaggio”. Possiamo dire che il futuro dell’ex re dei paparazzi è nella recitazione? “Mi piacerebbe – risponde – proseguire su questa strada, lo confesso. Ma è la testa che deve seguirmi. Sono una persona che nella vita ha fatto tutto, ha voluto sempre tutto e subito, ha guadagnato tanti soldi, ma ne ha sprecati anche tanti, per non parlare delle stupidaggini fatte d’istinto, il colpi di testa…”.

E allora, riflette il fotografo che tanto ha fatto parlare di se: “Mi piacerebbe, fermarmi e concentrami, avere un obiettivo. Unico importante. E quello della recitazione potrebbe essere una strada, anche per darmi una calmata”. Corona usa il condizionale perché sa di essere consapevole di non “poter garantire” tutti i suoi propositi. Ma giura “è quello che vorrei”.

Il suo business oggi è soprattutto promuovere se stesso. “Serate, campagne pubblicitarie. In più accetto inviti ai matrimoni a pagamento. Sono soldi facili, tanti. E fare l’attore mi porterebbe a guadagnarne di meno. Ma potrebbe essere la volta buona per mettere la testa a posto….potrebbe”. Corona, conferma poi che è ancora in piedi il progetto, che sembrava tramontato, del nuovo film di Matteo Garrone, con protagonista Kim Rossi Stuart: “é concreto, direi anzi di più…”.

Il prossimo 20 maggio Corona dovrà tornare in Tribunale a Milano per difendersi da uno dei suoi guai giudiziari. Per quella data, infatti, è stato fissato il suo interrogatorio nel processo che lo vede imputato per ricettazione in relazione a un assegno da lui incassato nel capoluogo lombardo come compenso per una serata fatta a Crotone, che però poi è risultato rubato. Che cosa si aspetta? “E’ una vicenda talmente surreale. Altro che una fiction..”.