Alena Seredova e la FOTO dei figli con le magliette sgualcite: “Preferisco stirare meno e stare tanto con loro”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Ottobre 2019 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA
alena seredova foto figli

Alena Seredova e la foto con i figli con le magliette sgualcite

ROMA – Alena Seredova e la foto dei figli che vanno a scuola con una maglietta che, all’apparenza può sembrare sgualcita. L’immagine è apparsa i primi di settembre nei giorni del ritorno a scuola scatenando gli haters. L’ex di Buffon, da quel giorno è diventata l’eroina di un popolo di mamme a cui, come scrive Candida Morvillo sul Corriere della Sera che l’ha intervistata a quasi un mese di distanza, “24 ore non bastano per far tutto, figuriamoci per stirare alla perfezione le divise scolastiche”. Lei, alla Morvillo risponde candidamente che preferisce stirare meno e stare però tanto con i suoi due figli di 1o e 12 anni.

Dopo la pubblicazione dello scatto erano arrivate molte critiche: “Almeno mandali con le magliette stirate, ma che figura gli fai fare?”; “stirare no… sono bambini… giusto?”; “non li lavare nemmeno, tanto si sporcheranno”. I commenti degli haters, come reazione avevano scatenato a loro volta le mamme no-stiro che avevano risposto con decine di commenti per dire, racconta ancora la Morvillo, “che nemmeno i loro figli sembrano usciti da una stireria, o che loro odiano stirare ma l’importante è che i bimbi siano sereni, o che è evidente che le t-shirt erano state stirate ma s’erano sgualcite per via delle cinture di sicurezza”.

Per stirare si consuma corrente. Il consumo di elettricità, a sua volta, fa crescere le emissioni. Erano quindi arrivate anche le mamme a emissioni zero che avevano risposto a loro volta agli haters appoggiando la scelta della Seredova: “Non lo sapete che stirare fa male al clima?”.  Gli haters però non sono stati a guardare e a loro volta hanno replicato: “E allora torniamo nelle caverne”. 

Al Corriere, Alena spiega oggi di aver postato le foto dei figli avuti dall’ ex marito Gigi Buffon solo “perché avevano due facce buffe”. David Lee, 10 anni, va in quinta elementare, Louis Thomas, 12 a dicembre, fa la seconda media. “Alle magliette stropicciate non avevo fatto caso”, spiega l’attrice e modella, “sono sembrate sgualcite solo perché non avete idea di come sono conciati i ragazzi quando tornano da scuola”.

“Erano state stirate a fine scuola, a giugno. Infatti, si nota la piega del ferro da stiro sulla manica. Però, erano finite in una scatola per fare spazio nell’armadio ai vestiti delle vacanze e si vede che hanno patito un po’. Comunque, pure se non le avessi stirate, non ci trovo niente di male”. “Certe cose non c’ è bisogno di farle super-piegate. Tanto, poi, in un attimo, si stropicciano e hai perso solo tempo. Preferisco stirare meno e stare più con i miei figli, a differenza di chi sta a polemizzare sui social e magari trascura i familiari. Sono una mamma che lavora, ho appena lanciato una linea di profumi, ma ho scelto di dedicarmi molto ai figli e di sacrificare qualcosa per loro. Però, non si può far tutto e su qualcosa mollo”.

“Credo che, un giorno, David Lee e Louis Thomas daranno valore a queste cose più che se li avessi fatti uscire inamidati. Fra l’altro, il primo a criticare è stato un maschio trentenne: si vede che le camicie gliele stira ancora la mamma. Parliamo di ragazzi”.

La seredova aveva risposto a settembre che i suoi figli “mica vanno in ufficio“. A tal proposito, al Corriere della Sera aggiunge: “Se tornano coi pantaloni rotti sul ginocchio, non faccio i salti di gioia, ma ci cucio una toppa e sono felice perché penso che sono sani, che corrono, si divertono”.

Capitolo inquinamento. L’ex di Buffon spiega di non averci mai pensato: “Però, già mi capita di non stirare tute da casa, calzini, pigiami: non li vede nessuno, l’ importante è che siano puliti. Ora so che c’ è anche un effetto ecologico e ben venga».

Poi, tornando agli abiti indossati dai figli, aggiunge che “le camicie non sono il mio forte (…) ecco perché non le stiro io. Scriva anche che quelli che criticano sui social scaricano il cellulare, consumano energia e certo non salvano l’ambiente”.

Ancora la Seredova: “Non mi piace chi guarda in casa d’altri cosa ci si può permettere e cosa no. Io non giudico chi sta meglio di me e ai miei figli insegno a non vantarsi di quello che hanno. Sono nata in una famiglia in cui mamma fa ancora tutto da sola e io so fare, e ho fatto, tutti i lavori domestici. A casa, a Torino, faccio ancora tanto. Cucino tutti i giorni, mi piace far trovare la cena pronta ai ragazzi quando tornano dagli sport. Il grande ha un orario come se andasse in ufficio: fa scuola calcio e, quattro volte alla settimana, torna alle 20,30 passate”.

 Fonte: Corriere della Sera, Dagospia

Alena Seredova e la foto con i figli con le magliette sgualcite