Alfonso Signorini: “Per Berlusconi mi butterei giù da un balcone. Barbara D’Urso? Sua tv non mi piace”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Dicembre 2018 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA
Alfonso Signorini

Alfonso Signorini (Ansa)

ROMA – Su Nove torna “Belve”, il format condotto su Nove da Francesca Fagnani. Nella puntata in onda venerdì 14 dicembre c’è Alfonso Signorini, il potentissimo direttore di “Chi” che svela di essre legatissimo a Berlusconi: “Per lui mi butterei giù da un balcone”. Come se non bastasse, Signorini racconta di non amare la tv di Barbara D’Urso. 

La prima domanda è sulle famose cene di Acore di Berlusconi. Signorini racconta: “Cosa pensa, che il direttore di “Chi” non sia mai stato invitato da Berlusconi a una cena elegante ad Arcore? A un bunga bunga o altro? Non ci sono mai andato e non solo, ma gli ho anche detto che certa gente sarebbe stato meglio non farla entrare neppure in casa. Però non ti ascolta”. 

La giornalista incalza e chiede: “Ma quanto erano ‘burine’ le cene eleganti?”. “Da uno a dieci, mille! – afferma il direttore del settimanale di gossip – Burine non per la cornice, che era veramente elegante, perché Arcore è una bella cornice, ma per chi ci stava dentro: burine fino all’inverosimile. Perché quando tu metti a tavola la mela marcia, fa marcire anche il salmone e il caviale con il suo olezzo”.

“Come mai Berlusconi non ha avuto accanto una persona che gli volesse talmente bene da dirgli: ‘Papà, amico mio, basta’”, chiede la giornalista. “Perché lui non ascolta, non ascolta. Io personalmente gliel’ho detto” risponde Signorini.

Poi Signorini racconta un episodio accaduto con Berlusconi svelando il motivo per cui è così legato con l’ex premier, legame che lo spinge a dire che per lui si butterebbe anche giù da un balcone. “Però uno dice: ‘Perché gli vuoi bene? Perché è il tuo editore e ti conviene volergli bene’ No, io gli voglio bene perché lui me l’ha dimostrato il suo bene”. Il giornalista precisa: “Questo non l’ho mai raccontato, però ci tengo a farlo sapere e non ero in grado di raccontarlo prima di oggi, quando mia mamma è morta, lui – spiega Signorini – sapeva benissimo che per me era il centro dell’universo, era davvero la mia vita”.

Il direttore di Chi aggiunge altri particolari: “Ho buttato fuori di casa tutti, non ho più voluto vedere nessuno, da Paolo (cita quello che è stato il suo compagno per anni ndr) a mia sorella, agli amici, Marina (Berlusconi ndr), niente, volevo starmene da solo per i cazzi miei”. Poi continua: “Era appena morta, poi alle 23.30 mi stendo sul divano, sento il citofono, non volevo aprire a nessuno, ma erano due carabinieri. Ho pensato: ‘Cosa è successo?’. Volevano avvisarmi che stava arrivando il presidente, perché allora Berlusconi era presidente del Consiglio”.

“Allora devo dire la verità, a fatica, gli ho aperto la porta di casa. Ecco, in quel momento, lui che cosa ha fatto? Io non ho più visto in lui né Berlusconi né altro – afferma emozionato -. Mi ha preso la mano, perché stavo parecchio male, anche perché ero nel pieno della mia malattia, mi ha tenuto per mano nel letto, facendomi addormentare alle 2 del mattino. Io alle 6 ho aperto gli occhi, lui non c’era già più e mi ha lasciato un biglietto che ancora conservo: ‘Quando ti svegli chiamami’. Ecco – dichiara alla conduttrice -, io per una persona così, glielo giuro, se mi chiede di buttarmi giù dal balcone, io mi butto giù dal balcone”.

Poi una domanda sulla D’Urso, la regina indiscussa dei programmi in onda su Canale 5. “La d’Urso le piace?” chiede la Fagnani. “No, non mi piace” è la risposta secca di Signorini. “Perché?” chiede la giornalista. “Perché non mi piace quel genere di televisione, riconosco in lei una grande professionista, è una macchina da guerra incredibile, conosce bene il sistema televisivo e per la conduzione stende molte colleghe, è un animale da diretta, non mi piacciono però certi suoi ammiccamenti, certi suoi falsi stupori, certe lacrime o farsi vedere casalinga dentro, quando la realtà è ben altra”.