“Ballarò a rischio chiusura a febbraio”: Floris denuncia “paradosso elettorale”

Pubblicato il 9 Gennaio 2013 - 00:37 OLTRE 6 MESI FA
“Ballarò a rischio chiusura a febbraio”: Floris denuncia “paradosso elettorale”

ROMA – Ballarò rischia di essere chiuso prima delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Giovanni Floris, conduttore del programma in onda su Rai Tre, denuncia il “paradosso” durante la puntata dell’8 gennaio. Un ‘sacrificio’, precisa subito il conduttore, che non ha ”ragioni politiche”, ma è legato all’applicazione del regolamento sulla par condicio varato dalla commissione di Vigilanza.

Le due puntate prima delle elezioni verrebbero così tagliate e a farne le spese sarebbe ”il talk di approfondimento politico più seguito d’Italia”, rivendica Floris, proprio mentre La7, Sky Tg24 e anche Mediaset, che la prossima settimana arricchisce il palinsesto con ‘Italia domanda’, potenziano l’informazione.

Floris ha esordito: ”Ballarò al momento, e solo grazie a voi che ci accordate fiducia, è il talk di approfondimento politico più seguito d’Italia, quello ritenuto più affidabile in base a tutte le ricerche. Ora, proprio nel momento cruciale del nostro lavoro, le elezioni politiche, non posso dirvi se e quando andremo regolarmente in onda. Questo perché le tribune elettorali potrebbero incidere non solo sulla durata delle puntate da qui alle elezioni, ma addirittura portare alla cancellazione di Ballarò nei due martedì prossimi al voto”.

In base al calendario provvisorio messo a punto dal vertice Rai, infatti, già dalla prossima settimana Ballarò dovrebbe chiudere alle 22.50 per lasciare spazio alle tribune. Negli ultimi due martedì prima delle elezioni, il 12 e il 19 febbraio, la trasmissione rischierebbe poi di saltare per evitare la concomitanza, sempre da regolamento, con le conferenze stampa dei leader, previste in prima serata su Rai2.

Floris ha sottolineato: ”Sia chiaro, non ci sono ragioni politiche alla base di questo paradosso, non veniamo cancellati intenzionalmente dal martedì, ma la conseguenza (paradossale) del calendario varato dalla commissione potrebbe essere questa”.

Poi l’appello finale: ”Questo calendario, comunque, si può ancora modificare. Ci sembrerebbe saggio e segnaliamo il problema a chi lo può risolvere”.

Proprio oggi la presidente Anna Maria Tarantola e il dg Luigi Gubitosi hanno visto il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli per alcuni chiarimenti tecnici sulla normativa. E il tema par condicio sarà anche sul tavolo del prossimo cda di giovedì 10 gennaio.