Brunetta, esposto Agcom e interrogazione: “Tg regionali della Rai pendono a sinistra”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Agosto 2013 - 13:49 OLTRE 6 MESI FA
Brunetta, esposto Agcom e interrogazione: "Tg regionali della Rai pendono a sinistra"

Renato Brunetta (LaPresse)

ROMA  – Il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ha presentato un esposto all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ed un’interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai per ”denunciare la violazione dei principi del pluralismo dell’informazione dei telegiornali regionali della Rai, e per chiedere interventi contro le palesi violazioni segnalate”.

”Qualcuno sa quale sia la più grande testata giornalistica non solo televisiva europea? È il Tgr della Rai. Conta più di 500 giornalisti. Un potere immenso”, scrive Renato Brunetta, in un articolo pubblicato da ”Il Foglio”. ”A mia conoscenza – continua il presidente dei deputati del Pdl – nessuno aveva mai provato ad affrontare un’analisi quantitativa dell’informazione politica regionale per verificarne il pluralismo caso per caso. E poi paragonando i dati tra loro, osservare se esiste nelle varie piccole capitali una certa indipendenza di linea oppure no. La risposta è la seconda che ho detto: oppure no. Nessuna indipendenza, nessuna anomalia. Uniformità estrema. Come la Torre di Pisa pende, eccome se pende: a sinistra, sistematicamente. Salvo il caso del Veneto, Lombardia e un paio d’altri luoghi, dove la prevalenza elettorale del centrodestra in Regione è così lampante che non si può proprio evitare di essere equilibrati, sia pure con una maggior generosità proporzionale verso il centrosinistra, nelle restanti Regioni il piatto della bilancia registra un’indecente coerenza”.

”Il federalismo televisivo? Non esiste. Nella Rai, anche nei Tgr, i telegiornali regionali, vige una forma di centralismo democratico di tipo sovietico. È vero che esiste una direzione unica. Ma si supponeva che questo valesse per garantire davanti alla legge, alla direzione generale della Rai, al Parlamento e all’Autorità per le garanzie della comunicazione, un responsabile della linea editoriale e dunque garante del pluralismo. Pia illusione. Anzi, dati alla mano, pia frode”. Nell’articolo vengono forniti i dati, dell’Osservatorio di Pavia, dei Tg regionali delle venti Regioni italiane.

I casi più eclatanti? La Toscana, nella quale il centrosinistra impera con il 76%, contro l’11% dedicato al centrodestra; l’Umbria, 69% centrosinistra, 22% centrodestra; le Marche, 66% cs, 14% cd; la Basilicata, 65% cs, 13% cd; il Trentino Alto Adige, 63% cs, 18% cd; l’Emilia Romagna, 59% cs, 19% cd. ”E’ il tempo di finirla – conclude Brunetta – con l’appaisement. Non è questione di bega locale ma di resistenza all’occupazione delle coscienze, finanziata per di più dal nostro canone”.