Da Apicella a Sanremo via Berlusconi. Il colpaccio (fallito) di Cristina Ravot

Pubblicato il 11 Febbraio 2011 - 21:11 OLTRE 6 MESI FA

Cristina Ravot

SANREMO -Festival di Sanremo e ciclone Ruby possono formare una miscela esplosiva e chi ci si trova in mezzo può anche restare scottato. Così sta capitando a Cristina Ravot, la cui mancata partecipazione al festival del 2009 viene riesumata in questi giorni di vigilia e di rivelazioni.

Il caso Ravot è riproposto da Paolo Crecchi, che oltre a ricostruire la vicenda offre anche una interpretazione affascinante alla mai spiegata crisi nei rapporti tra Fabrizio Del Noce, rimosso da direttore di Rai 1, e Berlusconi, del cui prrimo partito, Forza Italia, Del Noce fu anche eletto deputato ai tempi “della discesa in campo”.

La vicenda risale al 2009 quando la Ravot, 36 anni, pianista e vocalist con un diploma di ragioneria e accompagnatrice nella band di Mariano Apicella, l’intrattenitore preferito da Silvio Berlusconi, arrivò a un passo dal colpaccio: andare al Festival di Sanremo 2009, sezione “big” senza passare dal via, ovvero senza aver mai partecipato alla sezione “giovani”.

Scrive Crecchi sul Secolo XIX iche, a mettersi di traverso fu l’allora direttore di Rai Uno Fabrizio Del Noce. Finì che la Ravot, che aveva il placet del direttore artistico Gianmarco Lanzi e dell’agente dei divi Lucio Presta, al Festival non partecipò. Finì anche che, qualche mese dopo, Del Noce perse il posto.

La Ravot, definita da Cesare Lanza nel sito “La Mescolanza” una delle “raccomandate del Cavaliere”, sfumato Sanremo, riuscì comunque a piazzare presenze televisive di rilievo in campo musicali. Le elenca Crecchi: “Racconti Musicali e Buona Domenica”.

Il Fatto Quotidiano, invece, in un pezzo a firma Elena Rosselli, ricorda che la Ravot è stata una delle frequentatrici della  nota “scuola di formazione del Pdl”. Sempre il Fatto spiega che la Ravot era in procinto di ottenere una candidatura per l’europarlamento prima che Veronica Lario, allora ancora signora Berlusconi, con la sortita sul “ciarpame senza pudore” delle veline in politica, fece saltare tutto.

Il tramite tra la Ravot e il presidente del Consiglio, non è un segreto, è proprio Apicella. Lo ha ammesso, senza problemi, proprio il musicista. Quanto alla candidatura saltata, fu ammessa proprio da Silvio Berlusconi in un’intervista alla Stampa: “Una professoressa di musica” che  ”canta e che ha del talento” disse il premier che poi la definisce  “l’unica che avevamo per la Sardegna, un candidato presentabile, e mi dispiace proprio che alla fine sia rimasta fuori”. Sia dal Parlamento sia da Sanremo. Pazienza. Le restano sempre i programmi tv e, naturalmente, la band di Apicella.

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