Don Luigi Ciotti chi è: età, dove e quando è nato, Libera, Gruppo Abele, Gino Strada, l’eresia

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Dicembre 2021 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA
don ciotti foto ansa

Don Luigi Ciotti (foto Ansa)

Don Luigi Ciotti chi è: età, dove e quando è nato, Libera, Gruppo Abele, Gino Strada, l’eresia. Il noto prete anti mafia e anti-droga è tra gli ospiti di Propaganda Live, il programma in onda in prima serata su La7 condotto da Diego Binchi. 

Dove e quando è nato Don Ciotti 

Don Pio Luigi Ciotti è nato a Pieve di Cadore (provincia di Belluno) il 10 settembre 1945. Ha 76 anni ed è un presbitero e attivista italiano, ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele per aiutare i tossicodipendenti e l’Associazione Libera poi contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.

Nel 1950 la sua famiglia si trasferisce a Torino in cerca di lavoro. Qui, Don Ciotti vive nelle baracche dei cantieri operai nel quartiere Crocetta. Finite le a scuole dell’obbligo e preso un diploma da radiotecnico, comincia a frequentare assiduamente i gruppi parrocchiali della Crocetta.

Insieme a loro, nel 1965 fondò un gruppo chiamato Gioventù con l’obiettivo di aiutare i disadattati e i tossicodipendenti per strada. Nella seconda parte degli anni Sessanta il gruppo Gioventù si allarga e nel 1971 nasce il mensile Animazione Sociale.

Luigi Ciotti entra in seminario a Rivoli e nel novembre del 1972 viene ordinato sacerdote. Nel 1973 Don Ciotti innaugura “Centro Droga” di via Verdi 53 chiamato il Molo 53. Si tratta di un luogo di accoglienza e ascolto per giovani con problemi di tossicodipendenza, esperienza allora unica e pioneristica in Italia. 

La nascita del Gruppo Abele e Libera

Nel 1974, Don Ciotti riesce ad aprire un centro di ascolto per tossicodipendenti riqualificando un cascinale presso il paese di Murisengo in provincia di Alessandria. Il posto viene rinominato Cascina Abele. Qui nascerà, da lì a poco, anche il nome dell’associazione onlus “Gruppo Abele“. L’Associazione comincia ad affiancare l’impegno culturale (un centro studi, una casa editrice e l'”Università della strada”)  con mobilitazioni storiche come quella che nel 1975 che porta alla prima legge italiana non repressiva sull’uso di droghe, la 685.

A partire dal 1979 il Gruppo si apre anche alla cooperazione internazionale, con un primo progetto in Vietnam, a cui ne seguono altri in Sud America e Costa d’Avorio. Nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta contro lAida (la Lila) per la difesa dei diritti delle persone sieropositive.

Negli anni Novanta, l’impegno di don Ciotti si allarga al contrasto alla criminalità organizzata. Dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio dell’estate del 1992 fonda il mensile Narcomafie di cui sarà a lungo direttore e, nel 1995, il coordinamento di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, oggi punto di riferimento per oltre 1 600 organizzazioni nazionali e internazionali. 

Don Ciotti e Gino Strada

Luigi Ciotti, dopo la morte ha voluto ricordare la morte di Gino Strada con queste parole: “Con la sua morte l’Italia perde molto coraggio, perché lui era un uomo di coraggio che si è battuto contro la guerra e per i diritti”.

Le parole alla camera ardente del fondatore di Emergency. Ancora Ciotti: “Ma non cerchiamolo nella cenere bensì nel suo modo di vivere, nelle persone che ha servito e curato, nei medici che lo hanno aiutato. Per rendere viva la sua memoria dobbiamo tutti darci una mossa”. 

“Siate eretici” 

Per comprendere la particolarità di Luigi Ciotti, ecco cosa ha scritto nel 2015. Le sue parole sono indirizzate agli studenti: 

Vi auguro di essere eretici. Eresia viene dal greco e vuol dire scelta. Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso, è colui che più della verità ama la ricerca della verità. E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia. Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia che sta nell’etica prima che nei discorsi”.

Vi auguro l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno. Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri. Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è”.

“Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia, chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa. Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie. Chi non pensa che la povertà sia una fatalità. Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza. Chi crede che solo nel noi, l’io possa trovare una realizzazione. Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio.