Donatella Rettore furiosa a Domenica In: “Ho 64 anni e patologie ma ancora niente vaccino”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2021 - 09:01 OLTRE 6 MESI FA
Donatella Rettore furiosa a Domenica In: "Ho 64 anni e patologie ma ancora niente vaccino"

Donatella Rettore furiosa a Domenica In: “Ho 64 anni e patologie ma ancora niente vaccino” (Foto Ansa)

“Ho 64 anni e patologie, ma ancora niente vaccino”. Così Donatella Rettore furiosa si è sfogata in collegamento con Mara Venier a Domenica In. La cantante, che vive a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, ha denunciato i ritardi della campagna vaccinale.

Eppure il Veneto è una delle Regioni più virtuose nella somministrazione dei vaccini. Ma lo stesso governatore Luca Zaia nelle scorse settimane ha denunciato ritardi nelle consegne, rischiando di dover sospendere la campagna.

Donatella Rettore malattia: la talassemia e il cancro al seno

“Non sono così anziana – ha detto Rettore – ma sono comunque una ultrasessantenne con patologie. Sono talassemica e ho avuto una neoplasia al seno e vorrei essere vaccinata”. 

“Luca Zaia – ha aggiunto – dice che ci sono stati ritardi nelle consegne e che sono mancate le dosi, ma mi viene da chiedermi: perché nel Lazio o in Liguria sono più avanti? A loro forse le dosi sono arrivate e in Veneto no?”.

A tranquillizzare la cantante è stato il professor Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani e ospite in studio a Domenica In. “Ora le dosi ci sono – ha spiegato – la campagna vaccinale sta aumentando di ritmo ed è solo una questione di tempo. Basterà aspettare ancora un po’, ma le vaccinazioni a pieno regime stanno entrando nel vivo”.

Donatella Rettore, il tumore durante il primo lockdown

Donatella Rettore ha recentemente raccontato la sua malattia. Quando è scattato il primo lockdown si trovava in ospedale poiché le era stato diagnosticato un cancro al seno. “Sulle prime ho avuto paura, non sapevo se ne sarei uscita viva – ha raccontato – Sia la prima volta, quando mi hanno detto ‘Dobbiamo togliere un sassolino al seno’, sia la seconda quando mi hanno spiegato che dovevo fare un altro intervento perché il tumore era maligno e c’era il rischio di sviluppare metastasi”.