Elena Santarelli, appello dopo il suicidio dello zio: “Aiutiamo i caregiver, serve una legge”
Pubblicato il 26 Luglio 2019 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA

Elena Santarelli pubblica la lettera dello zio che si è tolto la vita (Foto da Instagram)
ROMA – Elena Santarelli parla della morte per suicidio dello zio Vittorio e spiega le difficoltà che l’uomo ha affrontato come caregiver della figlia disabile Daniela. Quando l’uomo ha scoperto di avere il Parkinson, è crollato e ha deciso che non voleva “diventare un peso per la moglie”. Per questo motivo la Santarelli rilancia la necessità di una legge per i caregiver, coloro che si occupano di famigliari disabili o malati, “che funzioni davvero”.
La Santarelli intervistata da Repubblica ha spiegato: “Per 37 anni assistere Daniela è stata la sua vita, ha anche lasciato il lavoro. Si è sempre battuto per una legge sui caregiver che funzioni davvero. È crollato quando ha scoperto di avere il Parkinson: ha capito di non poter più sostenere la figlia e di diventare un peso per la moglie. Un gesto folle, ma d’amore”.
La showgirl ha anche spiegato le difficoltà di un caregiver, come lo zio che ha lasciato il lavoro per occuparsi della figlia: “Non ci sono abbastanza strutture adeguate che permettano ai genitori di respirare. Non c’è l’assistenza di una persona formata che viene a casa e dice: signora vada a lavorare, prenda un caffè, per 5 ore sto qui con sua figlia. Daniela ogni tanto può andare al Centro Armonia a Latina, sovvenzionato dalla Regione, ma c’è una lista di attesa imbarazzante”.
La Santarello chiede quindi una legge che aiuti i genitori, oltre che al supporto immediato anche per il dopo: “Il supporto nell’adesso, non la legge sul dopo di noi. Quello è un altro problema. Se un caregiver non si cura viene logorato, lo stress può uccidere a livello cerebrale”. (Fonte ANSA e Repubblica)