Emanuele Filiberto: “Voglio fare il conduttore, sono un Fiorello di centro”

Pubblicato il 22 Febbraio 2010 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

Emanuele Filiberto

A Emanuele Filiberto i fischi dell’Ariston non sono bastati. Quella del Festival doveva essere solo una parentesi dopo l’ispirazione avuta per una «lettera d’amore all’Italia scritta col cuore», anche se per molti ad avere la meglio è stata la mano sinistra. Il delfino di casa Savoia infatti non pensa più alla politica, ma vuole tuffarsi  nello spettacolo e diventare «conduttore in tv».

E le ambizioni non sono delle più modeste. Emanuele Filiberto dice a Repubblica si essere «un Fiorello di centro» e di non voler essere chiamato principe e che i fischi tonificano «Non mi spaventano».

Niente carriera politica quindi, Emanuele Filiberto vuole tuffarsi a capo fitto nello spettacolo e i primi passi li ha già fatti nel gruppo degli Aristorock. «Il mio mondo adesso è lo spettacolo – annuncia – Tra quattro cinque anni vorrei fare il conduttore, alla Fiorello». In attesa di quel giorno il Savoia è stato chiamato a rappresentare gli operai di Termini Imerese davanti ai cancelli della fabbrica. «Io ci vado. Anzi sa che le dico? Tutti i cantanti di Sanremo facciano un disco, uniscano le forze per aiutare quei lavoratori». Miracolo del televoto.

La forza della popolarità spesa per il bene comune. La sua è comunque una visione di centro, non più ispirata all’Udc perché la politica non interessa più a Emanuele Filiberto: «Sto perfettamente al centro. Parlo alla mia Italia, l’Italia intera»