Emilio Fede ricorda Paolo Villaggio: “Eravamo molto amici. Fabio Fazio? Il campione dell’ingratitudine”

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2017 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Emilio Fede ricorda Paolo Villaggio: "Eravamo molto amici. Fabio Fazio? Il campione dell'ingratitudine"

Emilio Fede ricorda Paolo Villaggio: “Eravamo molto amici. Fabio Fazio? Il campione dell’ingratitudine” (Foto Ansa)

ROMA – Emilio Fede ricorda Paolo Villaggio nel giorno della sua morte: “Grande dolore per la sua morte, eravamo molto amici”, ha detto ai microfoni di ECG, il programma di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

Paolo Villaggio, è il ricordo dell’ex direttore del Tg4,

“è stato un grande uomo e un grande attore. Se io con Berlusconi sono stato un po’ Fantozzi? Non lo so…Ero giornalista, amico, consulente, compagno di battute, nella parte di Fantozzi non mi ci vedo. Mediaset era un po’ una megaditta, ma il fatto che il mondo sia pieno di leccaculo, ruffiani, non è una novità. Ci scriverò un libro, sempre stando attento a non beccarmi una querela, visto che mi condannano anche se respiro”.

Fede ha poi parlato anche di un altro personaggio alla ribalta delle cronache da lui conosciuto: Fabio Fazio, criticato da più parti per il contratto da quasi 12 milioni sottoscritto con la Rai.

“L’ho conosciuto quando facevo Test, una trasmissione in prima serata. Un autore venne da me e mi chiese la possibilità di far fare una piccola comparsata ad un ragazzo che faceva il maghetto. Quel maghetto era Fabio Fazio. L’ho fatto esordire io in video. Sono stato il primo a mandarlo in onda. Faceva i giochi di prestigio, ha cominciato con me, m’avesse fatto mai una telefonata per ringraziarmi. Ha invitato cani e porci nel suo programma, si fosse mai sognato di chiamarmi. E’ il campione dell’ingratitudine. Lo stipendio che guadagna ora è assurdo. Lui fa una sorta di ‘Porta a Porta’ meno intelligente. Vespa è molto più bravo. Si ricordi che ha iniziato da maghetto e che in video ce l’ho mandato io, perché un suo amico me lo raccomandò per fargli fare una apparizione”.