Fede: “Dietro il complotto contro di me c’è un dirigente Mediaset”

Pubblicato il 5 Aprile 2012 - 08:45 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – “Dietro il complotto contro di me c’è un dirigente di Mediaset”: Emilio Fede torna all’attacco dopo il licenziamento da direttore del Tg4. Davanti ai pm che lo hanno interrogato mercoledì 4 aprile, scrive la Stampa, ha “detto di essere una vittima”.

In quasi sei ore di interrogatorio Fede, scrive la Stampa, ha ripercorso la vicenda dei soldi ricevuti da Lele Mora in Svizzera e quella della valigetta con due milioni e mezzo di euro che, secondo delle accuse al momento anonime, avrebbe tentato di depositare in una banca di Lugano nel dicembre del 2011.

Sulla circostanza della valigetta Fede ha detto che si tratta di “un falso. Troppe cose non tornano. C’è qualcuno che ce l’ha con me per rovinarmi”. E quando il magistrato gli ha chiesto chi fosse, l’ex direttore avrebbe fatto il possibile nome di un alto dirigente Mediaset.

Alla storia della valigetta, comunque, scrive la Stampa, non crede neppure la procura milanese.

Nell’interrogatorio del 4 aprile Fede avrebbe anche parlato dei due milioni e 850mila euro di “prestito” di Silvio Berlusconi di cui, secondo le accuse dei pm, Fede “avrebbe preteso da Lele Mora almeno un milione e 180mila euro”. Ma secondo Mora “si trattò di un’estorsione”.

Mercoledì, scrive la Stampa “Fede ha ripetuto quanto aveva spiegato nel suo primo interrogatorio: e cioè che non è vero che si trattò di un ricatto e che ricevette da Mora non più di 300 mila euro pagati per non meglio precisati ‘debiti’ di Mora su vicende di spettacolo, quelli che Fede versò sul conto poi scoperto dagli inquirenti. Nessun ricatto a Mora e tantomeno a Silvio Berlusconi che come si sa, dopo che Fede venerdì scorso aveva fatto sapere di aver chiesto di essere interrogato dal pm, lo ha invitato a cena la sera stessa ‘per far pace'”.