Filippo Roma dopo l’aggressione M5s a Napoli: “Non mi era mai capitato di rischiare il linciaggio”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Ottobre 2019 - 12:44 OLTRE 6 MESI FA
Filippo Roma dopo l'aggressione M5s a Napoli: "Non mi era mai capitato di rischiare il linciaggio"

Filippo Roma braccato da attivisti M5s a Napoli (Foto Ansa)

ROMA – “Non mi era mai capitato di rischiare di essere linciato”. Così Filippo Roma ai microfoni di Radio Cusano Campus racconta la tentata aggressione subita a Napoli da parte degli attivisti 5 Stelle. L’inviato delle Iene, approdato alla festa M5s sabato scorso, era stato accolto al grido di “venduto, venduto, vattene via”. Ad accendere la miccia era stato l’arrivo della sindaca di Roma Virginia Raggi: i militanti si sono scagliati contro i cronisti che cercavano di fermare la prima cittadina per delle domande. E in particolare contro Filippo Roma. Sono volati spintoni, offese, urla e qualche tentato cazzotto. Per placare la folla è dovuta intervenire la Digos. 

Intervistato da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, per la trasmissione “L’Italia s’è desta”, Filippo Roma precisa: “Non ci rimango male, so benissimo che quando vado a fare un servizio a sorpresa, in cui vai a fare domande scomode a qualcuno, può capitare che poi qualcuno si incazzi. Noi mettiamo in preventivo che 4 schiaffi o un calcione lo puoi prendere. E’ una cosa che fa parte anche del racconto. Certo, rischiare di essere linciato come a Napoli non mi era mai capitato. Sicuramente è stata la situazione più pericolosa in cui mi sono trovato ultimamente”.

Sul tifo politico. “Secondo me il M5S ha intercettato una fascia sociale frustrata dal punto di vista esistenziale, dal punto di vista lavorativo. In qualche modo anche la classe dirigente del M5S ci ha messo del suo nell’inculcare in questa gente ulteriore rabbia. Se tu racconti un misfatto che racconta il M5S, anziché prendersela con l’esponente del M5S che ha tradito i propri valori se la prendono col giornalista. Io non ce l’ho con la Raggi. Sono equidistante rispetto alle forze politiche, cerco di essere imparziale, il mio punto di partenza è sempre la buona fede”.

A chi lo accusa di non fare servizi su Berlusconi, l’inviato delle Iene risponde: “Questo è un grande classico. Di Battista, per cui ho stima personale, mi ha chiesto proprio questo. La risposta è molto semplice: un giornalista di Repubblica farebbe un’inchiesta su De Benedetti? Io posso andare una mattina a intervistare Berlusconi, ma nel momento in cui faccio una cosa del genere quella cosa non va in onda. E’ come se venissi a casa tua e iniziassi a sputare per terra nel tuo salotto, tu mi cacceresti via. Detto ciò, io Berlusconi non l’ho mai votato in vita mia, non m’è mai piaciuto, però se c’è un editore liberale è proprio lui. Non è che la sera Berlusconi mi chiama e mi dice: vai a rompere le palle ai 5 Stelle. Noi non conosciamo lui e lui non conosce noi, ci ignoriamo. Questo ci permette di fare inchieste su tutti i partiti, io sono andato a rompere le scatole anche a Barbareschi che era un esponente del PDL. Chiaramente non potrei andare a fare un’inchiesta sulle olgettine”.

Ma come è Filippo Roma fuori dalle Iene? “Quando mi tolgo il vestito da iena divento un’altra persona. Nella vita reale sono molto diverso rispetto a quello che vedete alle Iene. Se con Le Iene si acchiappa? La tv ti fa acchiappare anche se sei un cesso. Una cosa pesante è quanto ti fermano per strada e ti raccontano della fontanella di casa che non funziona o del vicino rumoroso”.

Perché Blasi e Mammucari non hanno partecipato alla reunion per Nadia Toffa? “Credo che Mammucari avesse un impegno lavorativo e la Blasi fosse all’estero con Totti”.

Fonte: Radio Cusano Campus