Fonzie versione zen: abbandona la moto per la pesca e la scrittura

Pubblicato il 3 Agosto 2011 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Fonzie scopre lo zen in riva al fiume: l’attore Henry Winkler, 65 anni, celebre nel ruolo di Fonzie Fonzarelli nella fortunata serie televisiva “Happy Days” si racconta in un’intervista, spiegando come sulle rive del fiume e nella pesca ha riscoperto l’amore per la natura e la serenità che lo zen può donare. L’attore ha spiegato che “quando sono sulla riva del fiume, prima ancora che me ne renda conto la serenità arriva. Porta via le preoccupazioni – quelle autentiche e anche le piccole cose quotidiane senza importanza che ci fanno perdere la pazienza. Grazie al fiume, se ne vanno tutte via da me – via, con la corrente. In riva al fiume esistono solo la tenacia che è stata necessaria per arrivare lì e la gratitudine di esserci arrivato. Lì ho imparato per la prima volta nella mia vita a sentirmi in pace, completamente concentrato e disteso. È il mio momento Zen”.

Il padre di Fonzie emigrò in America durante la seconda guerra mondiale e per il figlio di certo non sognava una carriera televisiva, tanto che li ripeteva: “Io parlo 11 lingue e mi fai disperare in tutte e 11. Io sono venuto fin qui in America per dare ai miei figli una vita migliore e tu guarda che mi combini. Va bene, scappai dalla Germania anche perché i nazisti mi inseguivano ma adesso non stare a sottilizzare”. Winkler studiò recitazione all’università di Yale e interpretò ruoli che lo hanno reso celebre, come  l’amatissimo dal pubblico Fonzie. Da allora Winkler si è reinventato anche come scrittore, ed ha pubblicato “I Never Met An Idiot On The River “, in italiano “Non ho mai trovato un idiota in riva al fiume”, in cui dichiara il suo amore per la natura, rifugio dallo stress e dalla vita frenetica, e la passione per la pesca che condivide con moglie e figli.

I riconoscimenti per la sua carriera da scrittori arrivano dalla Gran Bretagna, con la nomina da parte della regina Elisabetta all’Ordine dell’Impero Britannico, onorificenza riservata ai non-britannici che si sono distinti nelle arti e nella società, per la collana di libri di Hank Zipzer, storie di un bambino che soffre di dislessia popolarissime nel mondo anglosassone, e sorta di autobiografia dell’autore: “siamo al libro numero 17 della collana. Hank sono io da bambino. Nei libri spiego ai giovanissimi che soffrono di difficoltà nella lettura e nell’apprendimento che non solo si può migliorare, ma soprattutto tengo a dare loro fiducia in se stessi. Perché ricordo bene la fatica che facevo a concentrarmi, a capire il senso delle parole scritte: mi sentivo meno intelligente. Se potessi scegliere una cosa sola da lasciarmi dietro quando non ci sarò più? Aver convinto tanti bambini dislessici che sono intelligenti quanto i loro compagni che leggono speditamente. Anche di più, spesso. Semplicemente, hanno bisogno di imparare le cose in un modo diverso”.

L’attore ha dichiarato di divertirsi ad osservare come il pubblico televisivo lo riconosca per strada, infatti “a seconda dell’età di chi mi riconosce so già a quale personaggio pensano. Fonzie per gli adulti, l’avvocato incompetente del telefilm “Arrested Development” per gli universitari, il medico del mio nuovo telefilm “Childrens Hospital” per i più giovani”. – e aggiunge divertito – Nel 2008 io e Ron Howard riportammo in vita per un giorno Fonzie e Richie: ci truccammo per un video a favore di Obama candidato alla Casa Bianca, e la reazione dei fan fu pazzesca, ci stupì. Ma non c’è niente di paragonabile all’emozione di camminare, all’alba, lungo la riva del fiume. All’acqua e agli alberi non importa proprio nulla di Fonzie Fonzarelli, dei libri, della tv, delle onorificenze, di Hollywood e della fama”. Non mancano aneddoti nella sua nella sua lunga carriera, ma uno più di tutti potrebbe scuotere gli accaniti fan di Fonzie: non sapeva guidare la sua moto, celebre quasi quanto lui, e veniva spinto su di essa fino in scena, ma questo no gli ha mai impedito di costruire una brillante carriera e una vita all’insegna dello zen.