Rai, Franco Siddi (Fnsi): “Assistiamo ai soliti balletti”

Pubblicato il 28 Aprile 2012 - 19:46 OLTRE 6 MESI FA

BARI -”Sulla questione Rai assistiamo ai soliti balletti; siamo stufi di vedere che si continua a parlare che cosa fare sulla governance e non si fa niente. La governance va cambiata, va sottratta ai partiti e alla politica”. Lo ha affermato il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), Franco Siddi a margine dell’assemblea dell’Assostampa Puglia. ”Cosi’ com’e’ e’ mi disastro, ogni giorno che passa – ha aggiunto – e’ un giorno di guai in piu’ per la Rai e quindi dello Stato, perche’ la Rai e’ dei cittadini, e’ proprieta’ pubblica e bisogna ricordaselo”.

”Il Governo a gennaio – ha ricordato ancora Siddi – aveva promesso una grande iniziativa di svolta, non c’e’ stata. E’ stata una grande delusione da questo punto di vista il presidente Monti che aveva detto, da Fazio in televisione pubblica, che presto avremmo avuto importanti novita’, un in segno di discontinuita’. Non c’e’ stata la discontinuita’ fino ad oggi – ha rilevato – ed oggi appare ancora piu’ importante di ieri, perche’ il cda attuale con il direttore generale attuale continua a tenere fermi decine di colleghi mobbizzati o espulsi dall’attivita’ primaria di lavoro, pagati ovviamente, e dall’altra parte prepara dei tagli per far fronte alla crisi di entrate che non corrispondono all’esigenza di salvaguardia del valore del servizio pubblico: si taglia sui telegiornali addirittura.

‘Si dice, non taglieremo i giornalisti, taglieremo gli aspetti organizzativi, gli strumenti, i servizi collaterali, ma – ha detto ancora Siddi – nel momento in cui questo accade si impoverisce la possibilita’ di fare informazione primaria e di essere completi, essere plurali. Si tagliano dai 200 agli 800 mila euro per telegiornale, con una discriminazione grave ai danni dei telegiornali di maggiore orientamento e anche di maggiore osservazione critica come Tg3 e Rai news”. ”Mi pare che questo sia un fatto che deve far riflettere: abbiamo un Governo tecnico e – ha concluso il segretario Fnsi – abbiamo una realta’ politica e di schieramento nel governo della Rai che e’ inaccettabile”.