Giacomo lascia Aldo e Giovanni: “Dopo 30 anni ci si stanca anche della moglie”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Settembre 2018 - 22:24 OLTRE 6 MESI FA
Giacomo lascia Aldo e Giovanni: "Dopo 30 anni ci si stanca anche della moglie"

Giacomo lascia Aldo e Giovanni: “Dopo 30 anni ci si stanca anche della moglie”

ROMA – “Dopo 30 anni ci si stanca anche della propria moglie”. Così Giacomo Poretti, “il 33% del trio Aldo, Giovanni e Giacomo“, come lui stesso si è più volte definito, ha annunciato che lascerà i suoi storici compagni di scena per debuttare da solista come conduttore televisivo.

In una intervista al settimanale Spy, in edicola da venerdì 14 settembre, il comico illustra la sua nuova avventura: lo vedremo alla guida di un programma su Tv2000 intitolato “Scarp’ de tenis – Incontri sulla strada”, che darà voce ai senzatetto di Milano.

“Porterò gli spettatori nelle mense dei poveri – ha spiegato – nei dormitori, nei supermercati della solidarietà per vedere come vivono i più bisognosi, ma anche quante persone, e sono tante, sono disposte ad aiutarli”.

“Saranno storie ad alto tasso di sensibilità – ha aggiunto – racconti forti che ti colpiscono e ti danno uno schiaffo forte. Soprattutto che ti costringono a guardare i cosiddetti “invisibili”, che sono tali solo perché tutti quanti, me compreso, siamo vittime del pregiudizio. Viene facile dire: “Non hanno volontà”, “Sono senza palle”, “Si sono buttati via”. Invece, guardando da vicino si scopre che sono persone magari fragili, ma che a causa delle avversità della vita si sono trovate costrette a schiantarsi”.

Quanto alla separazione da Aldo e Giovanni spiega: “Siamo in un periodo in cui la verità è fluida, viene scritta qualsiasi cosa. La realtà è che tra poche settimane, dopo il film che Aldo farà in solitaria, ci incontreremo per metterci al lavoro e cominciare a pensare a un nuovo progetto che andrà in scena l’anno prossimo. Dunque nessun litigio. Certo un po’ di stanchezza fisiologica c’è. Dopo trent’anni ci si stanca della propria moglie, figuriamoci di altro. L’importante è che tutto torni come prima”.