Gigi Proietti: “Il mio Natale? Nipoti, tombola e… fritti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Dicembre 2019 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
Gigi Proietti, Ansa

Gigi Proietti (foto Ansa)

ROMA – Intervistato da I Lunatici, Gigi Proietti ha parlato un po’ di come festeggia il Natale:

“Il Natale in casa Proietti? Si svolge nella maniera più tradizionale possibile. Ho una sorella più grande di me, con figli e nipoti. Io ho due figlie, la mia compagna, da parecchi anni a Natale siamo qui a casa mia, vengono, portano qualche piccolo regalo come i Re Magi, anche se ho sempre consigliato di spendere i soldi dei regali in qualche opera di bene. Ma alla fine il regalino di Natale ci scappa sempre”.

“Facciamo anche una tombolata – continua – proprio per evitare una interruzione con la tradizione. Abbiamo sempre ritenuto il Natale una cosa di famiglia. A differenza del Capodanno, per il quale io da parecchi anni ho stabilito che è meglio lavorare. Sarò all’Auditorium di Roma come accade da ormai cinque anni. E’ diventata una specie di tradizione. Il piatto natalizio che a casa mia non può mai mancare? Il fritto misto. Non posso fare a meno dei carciofi fritti. Mia sorella lo sa. E me li porta anche se mi fanno malissimo. Fritto misto vegetale e anche di cervella”.

Sul 2020: “Spero si smetta di dar retta agli slogan, alle paure e che tutti inizino a pensare con la propria testa. Ricominciamo a pensare”. 

Sul ‘Pinocchio’ di Matteo Garrone: “Spero che abbia il successo che merita, è un grande film, Garrone merita che la sua opera venga gratificata dal successo. Io non ho nessun merito, ho fatto un piccolo intervento, anche se il ruolo di Mangiafuoco mi è piaciuto moltissimo. Questi grandi capolavori letterari hanno sempre dei riferimenti che si possono trovare rispetto alla società contemporanea. E’ come se uno leggesse ‘I promessi sposi’, è pieno di somiglianze possibili. Soprattutto i personaggi negativi si ritrovano. Anche oggi si ritrovano i gatti e le volpi. Anche se oddio, le volpi cominciano a scarseggiare…”.

“Mangiafuoco – spiega – è un burbero, ma alla fine si commuove, ha un’anima candida, è lui che dà a Pinocchio i cinque zecchini per comprare un vestito al babbo. Quei cinque zecchini sono poi la causa di tante avventure in cui Pinocchio incapperà. Aneddoti dal set? Pochi, io sono stato lì tre giorni. Pioveva a dirotto. Eravamo in Toscana. Non ho avuto modo di gustarmi l’atmosfera perché tra le altre cose Garrone è uno che crea dei climi poetici sul set”. 

Fonte: I Lunatici.