Giuseppe Di Stefano chi era: dove e quando è nato, figli, moglie, vita privata, carriera del tenore

Giuseppe Di Stefano chi era: dove e quando è nato, figli, moglie, vita privata, carriera del grande tenore. Di lui si parlerà a Oggi è un altro giorno, il programma condotto su Rai Uno da Serena Bortone. 

Chi era Giuseppe Di Stefano: dove e quando è nato, la biografia del tenore

Giuseppe Di Stefano è nato a Motta Sant’Anastasia (Caltanissetta) il 24 luglio 1921 ed è morto a Santa Maria Hoè in provincia di Lecco, il 3 marzo 2008. Di Stefano è stato un tenore italiano ed è uno dei cantanti lirici più popolari e amati del dopoguerra. Nel 1927 la sua famiglia si trasferisce a Milano in cerca di fortuna: suo padre diventa tranviere, sua mamma apre una sartoria. 

Nel 1934 comincia a cantare nel coro Seminario Arcivescovile San Arialdo in Duomo a Milano. nel 1942, grazie alle sue precarie condizioni di salute e ad un congedo falso, non viene arruolato per la Campagna di Russia. Il non essere partito gli salverà la vita. 

Luciano Pavarotti, di lui una volta raccontò: “Il mio idolo è Giuseppe Di Stefano. Lo amai ancor più di Beniamino Gigli e questo mi costò addirittura, per l’unica volta in vita mia, uno schiaffo da mio padre, che continuò a preferirgli Gigli”.

Moglie e figli, la vita privata di Giuseppe Di Stefano

Nel 1949 sposa a New York la studentessa di conservatorio Maria Girolami, che gli dà tre figli:  Giuseppe (1952), Luisa (1953-1975), Floria (1957). Un matrimonio felice durato più di 25 anni durante i quali prese casa a Milano, a New York , a Marina di Ravenna, a Roma e di nuovo a Milano seguendo le esigenze della sua attività. I due si separano nel 1976.

Nel 1977 inizia una nuova relazione sentimentale con Monika Curth, soprano di operetta originario di Amburgo, che sposerà nel 1993. L’ultima apparizione in pubblico è del 24 ottobre 2004 a Oderzo per ricevere ancora un premio, a testimonianza di un affetto del pubblico mai venuto meno anche dopo tanti anni dal termine della carriera.

La carriera del grande tenore

“Pippo”, come lo hanno sempre chiamato amici, colleghi e fan, passa la giovinezza a Milano. Viene educato in un seminario dei Gesuiti.

Inizia a dedicarsi al canto grazie all’amico melomane Danilo Fois. La passione per il canto nasce dopo ore passate al Loggione della Scala e la partecipazione al coro del Seminario Arcivescovile San Arialdo in Duomo a Milano

Viene formato da vari maestri tra i quali il baritono Luigi Montesanto che diverrà poi suo agente. Nel 1938 vince un concorso di canto a Firenze. Inizia quindi un’attività come cantante di musica leggera ed avanspettacolo con lo pseudonimo di Nino Florio, in quello che descrive come “bombardamenti a parte, il periodo più bello della mia vita”.

Trascorre l’ultimo periodo della guerra in Svizzera. Qui ha l’opportunità di esibirsi presso la radio di Losanna. Tornato a Milano dopo il termine del conflitto, riprende le lezioni di canto e, dopo alcuni piccoli ruoli, debutta ufficialmente il 20 aprile 1946 a Reggio Emilia.

Inizia  rapidamente un’intensa attività in teatri di provincia e anche in sedi più importanti, come Genova (Rigoletto), Bologna (La sonnambula), Venezia (I pescatori di perle). Nello stesso anno  inizia inoltre la carriera internazionale inaugurando la stagione del Gran Teatre del Liceu di Barcellona.

Il Metropolitan di New York

Il 15 gennaio del 1947 debutta al Teatro dell’opera di Roma e il 15 marzo alla Scala, mentre il 25 febbraio del 1948, come Duca di Mantova in Rigoletto, è la volta del Metropolitan di New York, nel quale sarà una presenza fissa fino al 1952.

Maria Callas

Nel 1951, con La traviata a San Paolo del Brasile inizia il legame artistico con Maria Callas. Oltre che nei principali teatri italiani e in particolare alla Scala, la carriera si sviluppa in tutti gli altri più importanti teatri del mondo. Tra questi Vienna, Parigi, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Città del Messico, San Francisco, Chicago, Johannesburg.

Il Gran Bretagna esordisce al festival di Edimburgo nel 1957. Nel 1961 appare al Covent Garden di Londra con la Tosca.

Dalla seconda metà degli anni sessanta inizia a sfoltire progressivamente gli impegni operistici, privilegiando recital e concerti. Comincia a dedicarsi anche all’insegnamento e tiene seminari e stage di canto.

Da segnalare anche la partecipazione al Festival di Sanremo del 1966 con la canzone Per questo voglio te, il cui testo è firmato da Mogol, che però non raggiunge la finale.

Nel 1973 è ancora una volta partner di Maria Callas nella sua ultima tournée mondiale, che ha un eccezionale successo di pubblico, ma che si interrompe poi bruscamente.  A partire dagli anni Ottanta non appare più sulle scene, ritornando eccezionalmente per un’ultima volta in una rappresentazione operistica nel 1992 alle Terme di Caracalla, come imperatore Altoum nella Turandot.

L’ultima apparizione in pubblico è del 24 ottobre 2004 a Oderzo per ricevere un premio dopo tanti anni dal termine della carriera.

La rapina in casa in Kenya, il ferimento e la morte

Il 3 dicembre 2004 rimane gravemente ferito nel tentativo di difendere il suo cane durante una rapina nella sua casa di Diani in Kenya, venendo preso a colpi di randello dai ladri che lo lasciano a terra insanguinato e privo di sensi.

Ricoverato all’ospedale di Mombasa, le sue condizioni si rivelano più gravi di quanto fossero apparse in un primo momento: a causa delle profonde ferite deve subire almeno tre operazioni e il 7 dicembre entra in coma. Il 23 dicembre, dopo un lungo viaggio di trasferimento verso l’Italia, viene ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Rimane infermo sino alla morte nella sua casa di Santa Maria Hoè, presso Lecco, dove si spegne il 3 marzo 2008.

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