Ilaria D’Amico: “Buffon? Ecco le serie tv che guardiamo insieme…”

di admin
Pubblicato il 15 Ottobre 2019 - 17:23| Aggiornato il 21 Novembre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Ilaria D'Amico Buffon serie tv che preferiamo è... su Sky

Ilaria D’Amico nella foto Ansa

ROMA – Ilaria D’Amico è stata intervistata da  “I Lunatici” su Rai Radio2. Nel corso del suo intervento, ha parlato della sua relazione sentimentale con Gigi Buffon e del suo rapporto con il suo aspetto fisico. Le sue dichiarazioni sono riportate da dagospia.com.

 “Come mi coccolo? Se sono da sola mi coccolo con poco. Col silenzio, con un libro, facendo quelle cose che non ho mai il tempo di fare. Quando c’è Gigi Buffon ogni tanto ci dedichiamo a qualche serie. Ad esempio la trilogia 1992, 1993, 1994. Magari ci guardiamo tre episodi insieme, anche se a volte è tragico perché tiri tardi la notte sapendo che poi la mattina la pagherai.

Da bambina ero tranquilla. Un po’ cervellotica. Però ero abbastanza ubbidiente. A scuola andavo bene, ma ero anarchica. Mia mamma si chiedeva sempre come facessi a studiare, visto che non avevo mai un libro. Ero un casino, ero brava ma per una questione di c..o. Ho una memoria molto sviluppata e questo mi ha aiutato tantissimo. Alle elementari ero timidissima, poi la cosa è svanita di colpo.

“Gli anni hanno migliorato il mio rapporto con lo specchio. Ho fatto pace con la mia femminilità verso i quarant’anni. Mi sento bene, sono contenta di essere nel corpo e nei sentimenti che porto. Mentre prima c’è stato un po’ di conflitto. Anche perché mi hanno convinto più gli altri che fossi carina che non io direttamente. Verso i 18-20 anni mi appoggiavo alla bellezza per utilità, ma non ero del tutto convinta.

Poi ho iniziato a lavorare in un mondo estremamente maschile e quindi ho dovuto lavorare quasi in negazione. Sì, sono carina, però… . Esiste molto spesso il pregiudizio nei confronti delle donne carine. E’ uno stereotipo che ti appiccica addosso il maschio. Ed è vero anche che alcune donne che nascono con un lato estetico molto facile da affermare poi si appoggiano su quello e sviluppano meno altro” (fonti “I Lunatici” su Rai Radio2 e dagospia.com).

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