Interruppe il Tg3, condannato il “disturbatore” Paolini

Pubblicato il 4 Ottobre 2010 - 18:20 OLTRE 6 MESI FA

Gabriele Paolini

Quindici giorni di reclusione. È questa la condanna che il tribunale di Torino ha inflitto  a Gabriele Paolini, detto  ”il disturbatore” delle tv per le sue intrusioni nei collegamenti in diretta.

La condanna si riferisce a un episodio del marzo 2006 e, quindi, è stata condonata perché coperta dall’indulto. Paolini, durante un collegamento della Rai con il Palazzo di Giustizia di Torino in occasione di una delle udienze del processo per il delitto di Cogne, apparve a sorpresa dietro al giornalista impegnato nel servizio mostrando un cartello con una scritta sul Papa.

Per questo, dopo la segnalazione della polizia all’autorità giudiziaria, è stato chiamato a rispondere di interruzione di pubblico servizio. ”La nostra tesi – spiega l’avvocato Massimiliano Kornmuller, che lo ha difeso insieme al collega Lorenzo La Marca – è che mancasse l’elemento soggettivo del reato. In altre parole, Paolini si è comportato così perché pensava che il suo gesto non fosse censurabile: in tre altre occasioni, infatti, è stato assolto dall’imputazione di pubblico servizio”.

Alla lettura del dispositivo Paolini non era presente.