Josephine Baker chi era, quando è morta, tomba, marito, vita privata, film, canzoni e biografia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2021 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA
Josephine Baker chi era

Josephine Baker chi era, quando è morta, tomba, marito, vita privata, film, canzoni e biografia (foto ANSA)

Chi era Josephine Baker: quando è morta, tomba, marito, vita privata, film, canzoni e biografia della cantante e danzatrice statunitense naturalizzata francese che oggi entra simbolicamente nel Pantheon di Parigi. E’ la prima donna nera a ricevere la più alta onorificenza francese. 

Dove è nata, carriera e biografia di Josephine Baker

Nata Freda Josephine McDonald, il 3 giugno 1906 a Saint Louis nel Missouri, da madre nativa americana e padre di origine spagnola, trascorre gli anni della gioventù nella povertà e nella segregazione. Messa a servizio domestico abbandona la scuola. A 13 anni il primo matrimonio. Successivamente si unisce a una compagnia di artisti di strada e nel 1921 sposa Willie Baker, di cui  manterrà il nome anche dopo la separazione. Come molti artisti afroamericani dell’epoca, si trasferì in Francia per sfuggire alla segregazione razziale e a sedici anni debutta a Broadway. Nel 1925 arriva a Parigi con Sidney Bechet.

La carriera

Il 2 ottobre 1925, diventa la star della “Revue Nègre” al Théâtre des Champs-Elysées. Qui, in breve tempo conquista il ruolo di prima ballerina e diventa una celebrità a Parigi. La sua danza, un infuocato charleston eseguito in un’ambientazione esotica che unisce il gusto piccante e ricercato del varietà francese al folklore della musica africana, lascia il pubblico a bocca aperta. Nel 1927, alle Folies Bergères, Josephine Baker si spinge ancora oltre nello sfruttare le fantasie coloniali dell’epoca esibendosi vestita soltanto di una cintura di banane, accompagnata da una pantera. La prima canzone che esegue nel 1930 al Casino de Paris, “J’ai deux amours, mon pays et Paris”, la consacra definitivamente come diva. 

Nel 1937 ottiene la cittadinanza francese attraverso il matrimonio con Jean Lion. Il matrimonio dura un paio d’anni e nel 1940 la “Venere nera” si rifiuta di cantare davanti ai tedeschi nella Parigi occupata dalle truppe naziste. In realtà, già dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Josephine Baker era entrata nel controspionaggio francese. Durante tutta la guerra, fornisce informazioni alla Resistenza e si esibisce per le truppe alleate, per le quali riceve la medaglia della Resistenza nel 1946 e la Legion d’onore nel 1957 da Charles De Gaulle.

Dopo la guerra Josephine Baker partecipa alla lotta contro il razzismo in Francia e negli Stati uniti. Con il suo ultimo marito, il direttore d’orchestra Jo Bouillon, sposato nel 1947, adotta dodici bambini di diverse culture e origini da tutto il mondo, la sua “tribù arcobaleno”, per dimostrare che “esiste una sola razza umana”. Nel 1963, durante la marcia per i diritti civili a Washington guidata da Martin Luther King, il “giorno più felice della sua vita”, Josephine Baker tiene il suo discorso nell’uniforme dell’esercito francese, con le sue decorazioni.

La morte

Gli anni 1970 segnarono una nuova fase di successo, con spettacoli in tutta Europa e negli Stati Uniti. Dopo una rappresentazione della sua ultima revue a Parigi, l’11 aprile 1975 la Baker fu trovata esanime e morì poche ore dopo per un’emorragia cerebrale. Era il 12 aprile. Fu seppellita nel cimitero del Principato di Monaco dopo un funerale con gli onori militari a Parigi, al quale assistette una folla immensa.