Polemica tra Lanza e Bonolis: “Sei un serpente”, “Sei tu che hai qualcosa che non va”. Tutta colpa di Ciao Darwin…

Pubblicato il 6 Agosto 2010 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA
cesare lanza

Cesare Lanza

Botta e risposta tra Cesare Lanza e Paolo Bonolis: il giornalista e autore televisivo aveva accusato il noto presentatore di averlo allontanato dal team di Ciao Darwin. In particolare, Lanza aveva definito Bonolis un “serpente, un bamboccio irresponsabile, capriccioso, traditore degli amici, violatore di contratti, negatore della parola data, anaffettivo, privo di valori fondanti, avaro, circondato e sorretto da donne che non merita, nonché mancante di spina dorsale”. Bonolis ha replicato accusando l’ex “sodale” di voler “attirare l’attenzione su di sé”. Infine Lanza ha negato di considerare Bonolis un serpente, ma ha detto che il presentatore è abituato a “scivolare via” come questo rettile.

Lanza ha accusato sia Bonolis che il suo agente Lucio Presta di averlo “tagliato fuori” senza spiegazioni dalla trasmissione Mediaset. Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata da Lanza a Giancarlo Dotto e pubblicata sul Corriere della Sera: “Lui mi può anche considerare rincoglionito, ma una persona per bene rispetterebbe un contratto, si renderebbe conto del danno che fa a una persona. Vivevo felicemente alla Rai e sono stati loro a cercarmi, Paolo Bonolis e Lucio Presta… C’erano state in precedenza altre situazioni strane, ma ho sempre anteposto l’amicizia a tutto”.

Lanza prosegue: “Non ci verrà lui al mio funerale, dopo questa intervista. Poco male. Io resto un tontolone romantico. Vedo, capisco, so, ma mi lascio fottere dai sentimenti. Da Bonolis ho avuto una delusione terribile. Mi sento ferito, ma lo assolvo per non aver compreso il fatto. È un bamboccio che non si rende conto di quello che fa. Cosa vuol dire tradire un amico, non rispettare i contratti, la parola data. Lui in scena è un genio, ma nella vita è un infelice. Un anaffettivo attorniato da grandi donne che non merita. La madre e la moglie, Sonia Bruganelli. Intelligente, complessa, degna di ispirare un grande romanzo. Senza di lei, Bonolis sarebbe franato da tempo. Senza di lui, Sonia arriverebbe assai più in alto. Paolo è un bambino immaturo, viziato, senza valori di riferimento. Quante volte mi ha baciato, dicendomi che gli ricordavo suo padre. Cose che per un calabrese come me ti entrano nel sangue. È infelice anche perché vorrebbe dedicarsi a cose serie e non al divertissement puro per cui lo strapagano. Non ha la spina dorsale per fare certe scelte”.

E infine l’accusa: quando Lanza ha chiesto spiegazioni per l’allontamento, Bonolis “è scivolato via come un serpente”.

Bonolis ha replicato stizzito: “Se io un giorno sentirò l’esigenza di rispondergli lo farò personalmente o per telefono. Ha detto cose talmente pesanti che risultano evidentemente non vere. Ognuno può dire qualunque cosa; nel momento in cui sente la necessità di dirla è perché sente la necessità di attirare l’attenzione su di se. Se vuole delirare lo faccia pure e amen. Io non so cosa fargli. Evidentemente a Cesare sono successe delle cose che non so perché ha avuto la necessità di costruirsi altre cose nella mente per rimettere a posto qualche frana esistenziale. Ho lavorato sette anni con lui, anche sua figlia (molto brava) ha lavorato con noi. L’interruzione di un rapporto di lavoro ci sta, è insensato però che si reagisca così, cosa importa alla gente? Infatti non lo ha riportato nessuno tranne che un paio di giornalisti amici suoi. Quello che è successo è strano e mi dispiace, ma non mi ha rovinato niente. Quello che aveva qualcosa che non va è lui ma spero che ora stia meglio”.

Infine la contro-replica di Lanza: “Al di là della diatriba, infatti, il nodo cruciale è che io mi sentivo legato a Paolo (e a Lucio Presta) da una forte e, capisco adesso, irragionevole amicizia. Scoprire che questo legame non era affatto ricambiato e, peggio, neanche rispettato, mi ha ferito e, purtroppo per me, mi ferisce ancora”.

Lanza risponde poi punto per punto alle parole di Bonolis: “1. Contraddizioni e arroganza: con la spocchia consueta, Paolino dice che non risponde, e tuttavia risponde, aggiungendo che eventualmente mi telefonerà o mi incontrerà. Domanda: non gli sorge il dubbio che l’interlocutore non desideri incontrarlo nè prendere telefonate? 2. Cose non vere? Ne smentisca una, ci provi almeno. 3. Attirare l’attenzione: io? di fronte a una star come lui? Di fronte a un comico, che può incenerirti con una battuta? 4. L’interruzione di un rapporto di lavoro ci sta: ecco un punto importante a cui il ragazzo sfugge! Non si è trattato dello scioglimento, a termine, di un lavoro. Semplicemente, Paolo si è infischiato di un contratto che doveva durare ancora due anni”.