Le Iene sanzionate dal garante privacy per servizio su medico: non potevano andare in incognito

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2020 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
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Le Iene sanzionate dal garante privacy per servizio su medico: non potevano andare in incognito, dovevano dichiararsi

I giornalisti devono agire con “correttezza e trasparenza” evitando di utilizzare artifici e pressioni”,

per raccogliere notizie che potrebbero essere acquisite con gli strumenti dell’inchiesta giornalistica.

Il principio è stato ribadito dal Garante che ha sanzionato Reti Televisive Italiane Spa e ha vietato la diffusione di un’intervista all’interno di un servizio de Le Iene .

Garante sanziona Le Iene per servizio registrato all’insaputa di un medico

Il caso affrontato dall’Autorità – si legge nella newsletter del Garante – riguarda un medico che aveva presentato reclamo.

Il medico ha lamentato una violazione della sua privacy avvenuta nel corso di una puntata della trasmissione.

Dopo essere stato avvicinato dagli inviati del programma televisivo che – senza identificarsi – erano entrati nel suo studio fingendo un malore, il medico era stato ripreso e ‘intervistato’ a sua insaputa.

Nel servizio, riferisce il Garante, comparivano lunghi primi piani della sua persona.

Il volto era oscurato solo parzialmente e senza mascheramento della voce.

Erano stato inoltre resi pubblici i dettagli del luogo di lavoro che lo rendevano riconoscibile.

Al professionista, inoltre, venivano rivolte con insistenza domande sul problema dei fumi e sull’inquinamento dell’aria nel Comune dove lavora.

Garante: “Giornalisti dovrebbero agire con correttezza e trasparenza”

Nel decidere sul reclamo, il Garante ha ritenuto che, nel caso specifico, “i giornalisti avrebbero dovuto agire con correttezza e trasparenza”.

I giornalisti avrebbero dovuto “qualificandosi ed evitando artifici e pressioni indebite, in conformità alla disciplina in materia di privacy e al Codice deontologico dei giornalisti”.

Le informazioni che i giornalisti intendevano raccogliere, osserva il Garante, “si sarebbero infatti potute ugualmente acquisire con modalità diverse“.

Per ottenere le informazioni, spiega il Garante, si poteva ricorrere “ad altre fonti o attraverso una intervista palese al medico”.

E ancora: si poteva ottenere “garanzie di anonimato, oppure interpellando altri medici della zona”.

Modalità che “non sono state esperite senza peraltro che Rti abbia fornito all’Autorità elementi in grado di dimostrare l’impossibilità di procedere non ricorrendo agli artifici utilizzati”.

Prosegue il Garante:

“Si sarebbe potuto inoltre garantire più efficacemente l’anonimato dell’interessato”.

“Ad esempio con il mascheramento della voce e l’utilizzo di inquadrature non focalizzate sulla persona e sul suo ambiente di lavoro”.

Reti Televisive Italiane Spa dovrà pagare una sanzione di 10mila euro

Reti Televisive Italiane Spa dovrà dunque pagare una sanzione di 10mila euro.

Le Iene non potranno inoltre più diffondere l’intervista in questione all’interno del servizio, che dovrà comunque essere conservata per eventuali utilizzi in sede giudiziaria.

Il Garante ha disposto l’invio di copia del provvedimento al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e la sua pubblicazione per intero sul sito web del Garante (fonte: Agi)