Le Iene e il servizio sugli operatori che (non) raccolgono i rifiuti a Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2019 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA
Rifiuti a Roma, il servizio de Le Iene sulla raccolta differenziata

Filippo Roma de Le Iene intervista Virginia Raggi

ROMA – Dopo aver ascoltato la denuncia di un operatore di Roma Multiservizi, una delle ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti a Roma, la iena Filippo Roma ha seguito alcuni camioncini che la notte girano le strade della Capitale per raccogliere la spazzatura. Peccato che i negozi siano chiusi e di sacchi raccolti non ci sia nemmeno l’ombra. Guarda qua il servizio completo

Le Iene hanno mostrato alcune persone (che sembrano dipendenti di Roma Multiservizi) che fanno passare la tesserina sul codice a barre presente davanti ai negozi ma non prendono poi l’immondizia che si trova nei bidoni che si trovano sui marciapiedi dell’intera città perché questo sistema permette loro di “strisciare” più spesso il badge (fino a 200 volte a notte) da cui dipende il pagamento del servizio da parte dell’Ama.

Il modus operandi degli operatori

L’operatore (o presunto tale) racconta alla trasmissione che con il camioncino dovrebbero raccogliere plastica, vetro o altri materiali della differenziata. “Ma questo non lo facciamo mai. Noi andiamo con il nostro palmarino sul muro, ad esempio, del ristorante o del bar. All’entrata c’è un codice a barre, noi lo beggiamo e così risulta all’Ama che noi abbiamo ritirato il rifiuto. L’Ama paga la Multiservizi, ma noi il rifiuto fisicamente non l’abbiamo mai preso”. Anche perché, sottolinea la fonte, la notte l’80% delle attività commerciali da cui passano per ritirare l’immondizia sono chiusi e quindi i commercianti non possono consegnare direttamente la spazzatura all’operatore, come invece dovrebbe avvenire. 

Filippo Roma poi chiede perché gli operatori non raccolgono i rifiuti lasciati comunque fuori in strada dall’utenza: “Perché ritirare i rifiuti significherebbe fare meno beggiate – spiega la fonte – Senza ritirare ne possiamo fare fino a 200 sparate, su ogni palmarino. Se invece dobbiamo anche raccogliere non saranno più di 40/45 beggiate”. Inoltre, “la cosa ancora più grave è che ogni operatore dovrebbe avere un palmarino per un camioncino. Invece loro pagano un operatore, e anche poco, con due palmarini. Pensa quanti soldi si mettono in saccoccia senza raccogliere”.

Questo comportamento è una libera iniziativa degli operatori? La fonte sostiene che tutto parte dai “dirigenti di Roma Multiservizi, che hanno fatto una riunione agli inizi dicendoci di attaccate più tardi. Attaccare più tardi significa non raccogliere perché i negozi sono chiusi”.

L’operatore continua il racconto dicendo che i dirigenti avrebbero creato anche un gruppo su WhatsApp chiamato “Spara e scappa”. “Perché dobbiamo beggiare veloce senza raccogliere i rifiuti”, spiega la fonte. Filippo Roma infine si reca dalla sindaca Virginia Raggi che risponde chiedendo il materiale: “Questa segnalazione la prendo e la approfondisco. Questa è una truffa. Siccome sta denunciando una truffa, se ci date qualche documento o materiale ci vediamo e possiamo approfondire”. 

Esposto di Roma Capitale

E così questa mattina la Raggi ha dato mandato agli uffici di Roma Capitale “di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica in relazione ad una presunta truffa verificatasi nella raccolta dei rifiuti delle cosiddette ‘utenze non domestiche’ come bar, ristoranti ed attività commerciali”.

In allegato all’esposto una relazione del Nucleo Ambiente Decoro (NAD) della Polizia Locale di Roma Capitale, che sta monitorando la situazione, ed il servizio televisivo della trasmissione Le Iene. Il Campidoglio sottolinea che “in data 25 settembre 2019, il giorno dopo la segnalazione da parte della stessa trasmissione televisiva, gli uffici di Roma Capitale hanno contattato più volte la segreteria della trasmissione e richiesto formalmente i video in questione in modo da poter procedere con i dovuti accertamenti del caso. Soltanto ieri è stato possibile prendere visione del materiale video e così avviare le procedure evidenziate. E’ stato dato mandato, inoltre, affinché l’azienda Ama avvii un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità interne e delle società esterne che hanno in gestione il servizio”.

Fonte: LE IENE – NEXT QUOTIDIANO.