Live Non è la D’Urso, Marina Giulia Cavalli e la scrittura automatica: “Così parlo con mia figlia morta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2019 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA
Live Non è la D'Urso, Marina Giulia Cavalli e la scrittura automatica: "Così parlo con mia figlia morta"

Marina Giulia Cavalli di Live Non è la D’Urso

ROMA – Durante la puntata di ieri sera, 13 ottobre, a Live Non è la D’Urso, si è parlato di vita dopo la morte e di restare in contatto con le persone che non ci sono più.

A testimonianza di tutto ciò c’era l’attrice Marina Giulia Cavalli che ha perso la figlia di 21 anni per una leucemia. Un dolore che l’attrice di Un Posto al Sole è riuscita ad attenuare grazie alla scrittura automatica e grazie a Stefania, moglie di Franco Gatti dei Ricchi e Poveri, che racconta di praticarla da anni, da prima ancora che il figlio morisse.

La scrittura automatica è il processo di scrittura di frasi che non arrivano dal pensiero cosciente dello scrittore. Può avvenire in stato di trance, oppure in maniera cosciente ma senza la consapevolezza di quello che si sta scrivendo.

“Voglio dare un messaggio di speranza e sostegno, perché i nostri cari sono presenti. Mi dispiace che questi argomenti vengano trattati con violenza come state facendo in studio. I nostri figli ci parlano di amore, di aiutare gli altri – ha detto la Cavalli a Barbara D’Urso -. Non c’è nessuno che ci può aiutare se non i nostri figli. Mi spiace perché Stefania non è riuscita a finire quello che ha detto, il figlio ha lasciato spazio per dare sollievo alle altre mamme. Non si parla di raggiri, lo fa gratuitamente. Io ho iniziato con la scrittura automatica e per alcuni mesi ho parlato con Arianna, poi però ho smesso perché io sono un po’ più terrena ed ho incontrato Stefania che mi ha aiutata”. 

La moglie di Franco Gatti, anch’essa ospite del salotto di Barbara D’Urso, ha infatti raccontato di praticare scrittura automatica da anni, da prima ancora che il figlio morisse: “Prima mi capitava molto più spesso. Adesso si sta diradando. Quando canalizzo mio figlio di solito è di notte. Ogni tanto mi giro dall’altra parte, poi avverto questa forza irrefrenabile che mi spinge ad alzarmi dal letto. Quando scrivo non sono cosciente. Adesso gli incontri si stanno diradando perché mio figlio in un messaggio mi ha scritto che avrei potuto cominciare a camminare con le mie gambe. Ho cominciato a fare scrittura automatica da molto prima che lui morisse. Sono circa 30 anni che tratto questi argomenti”.

Un racconto che però non ha trovato d’accordo Paolo Brosio. Il giornalista infatti sostiene che questo fenomeno sia una pratica vietata dalla chiesa: “La dottrina cattolica esclude la comunicazione con la scrittura automatica. È un fenomeno che sfiora l’esoterismo”.

Stefania Gatti è stata però difesa da Marina Giulia Cavalli: “Ci sono persone che hanno il dono di continuare ad avere una comunicazione con loro. Stefania non è riuscita a finire di parlare. Ha cominciato a sentire il figlio e adesso sta aiutando tante altre mamme. Non si parla di raggiri, lei dedica il suo tempo agli altri. Ho cercato una psicoterapeuta che facesse regressione alle vite precedenti. Quando sono andata da lei, mi ha consigliato di provare la scrittura automatica. Per 8 mesi ho avuto l’immensa gioia di parlare di nuovo con Arianna. Dopo un periodo questa scrittura si è fermata e ho incontrato Stefania”.

Fonte: LIVE NON E’ LA D’URSO