Maccio Capatonda: “Il mio successo? Nessuna strategia, solo idiozia”

Pubblicato il 4 Ottobre 2012 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Da piccolo sognavo l’horror. A 16 anni facevo dei mediometraggi horror che facevano ridere tutti, quando giravano per la mia città, Chieti. Poi con gli amici prendevamo di mira i tg. Giravo montavo, avevo l’approccio del videomaker. Ora il mo successo è dovuto all’idiozia”. Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, non ha davvero bisogno di presentazioni per chi ha una certa abitudine a navigare sul web. I suoi video e filmati comici  sono stati visti milioni di volte. Maccio ha raggiunto la notorietà con Mai dire Gol, ma poi ha scoperto la rete. Le sue serie hanno sfondato il tetto dei 5 milioni di contatti.

Intervistato da La Stampa, Maccio Capatonda, al RomaFictionFest per presentare “Babbala e il ragazzo idiota”, la nuova serie, racconta: “Questa è la più grande idiozia che abbia mai scritto. Una serie stupida che mi è venuta in mente rivedendo i telefilm Anni 70. Ne è venuta fuori una cosa demenziale dove non c’è morale o intento satirico, se si esclude solo l’ironia sul brutto cinema che si fa adesso. In sintesi si parla di un ragazzo salvato da un pericolo inesistente, un coniglio. Lo scimmione oltre a salvarlo lo porta via e lo cresce trasformandolo in un perfetto idiota che da tale si metterà nei guai. Da oggi su Flop tv 10 puntate da tre minuti l’una”.

Quindi Maccio parla dei suoi collaboratori storici: “Herbert Ballerina che è entrato in società come garzone e si è trasformato in una star, ha persino fatto un film con Zalone. Con lui, anche autore, si crea una bella atmosfera creativa. Oltre a essere bravo è anche molto scemo. il che non guasta. E poi Ivo Avido, Busto Arsizio, cattivissimo busto, appunto senza braccia e senza gambe che vuole catturare l’idiota-Ballerina”.

E delle partecipazioni cinematografiche? “Tre anni fa fummo chiamati da Valsecchi che poi è sparito. Ora sto lavorando a una nuova sceneggiatura con un nuovo produttore. Ma faccio anche altro, cose serie. Ho una casa di produzione, la Shortcut Productions con tecnici, attori. Cose serie come gli spot, l’ultimo per le lavatrici finite male, nell’alcool e nella droga per colpa del calcare”.