Un nuovo documentario Netflix “I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti”, approfondisce la causa della morte della leggendaria attrice e il rapporto con i fratelli Kennedy. Ma a distanza di oltre 50 anni dalla scomparsa della diva restano dei dubbi: fu suicidio o omicidio? Come riporta il Sun, il documentario, diretto da Emma Cooper, è uscito sul sito di streaming e vanno in onda le audiocassette inedite. Ci sono interviste esclusive con le persone più vicine, che facevano parte della vita di Monroe al momento della sua morte e prima. La descrizione su YouTube recita: “La tragica morte dell’icona di Hollywood Marilyn Monroe ha generato cospirazioni e voci per decenni, spesso mettendo in ombra il suo talento e la sua intelligenza.
Il documentario sulla vita di Marilyn Monroe
Mettendo insieme le sue ultime settimane, giorni e ore di vita attraverso registrazioni inedite di coloro che la conoscevano bene, il documentario illumina la sua affascinante e complicata vita e offre una nuova prospettiva di quella fatidica notte. Monroe, di Los Angeles, morì per “probabile suicidio” nell’agosto del 1962 ma un alone di mistero ha sempre avvolto la tragica morte. Il documentario mostra con chi era l’attrice durante i suoi ultimi momenti e la portata del coinvolgimento dei Kennedy. Monroe avrebbe avuto legami romantici con JFK e suo fratello minore Robert. Ma entrambi rifiutarono di impegnarsi con Marilyn poiché sposati e con figli.
Nei giorni precedenti la morte, alcune fonti riferiscono che Monroe disse ai confidenti di essere incinta di uno dei Kennedy, ma fu costretta a “perdere il bambino”. Come rivelato da Vanity Fair, nei giorni precedenti la sua morte, Monroe ha cercato instancabilmente di entrare in contatto con Bobby Kennedy, dicendo ad amici e confidenti che si sarebbero sposati. All’editorialista e scrittore Sidney Skolsky aveva detto di avere una relazione con il fratello di Bobby, John, e che i due erano stati intimi in diverse occasioni. Alcuni storici e amici di Monroe affermano che Monroe fosse al corrente dei segreti del governo americano che la rendevano una minaccia per la famiglia Kennedy.
Le ultime telefonate
Nella speranza di contattare Bobby chiamò anche degli amici a Washington, inclusi Robert Slatzer e il cognato di Kennedy, Peter Lawford. La mattina della sua morte, ha chiamato l’attrice Jeanne Carmen, la quale a Vanity Fair ha riferito che Monroe sembrava angosciata. “Mi aveva raccontato che una donna l’aveva chiamata tutta la notte, molestata e insultata. La voce suonava familiare, ma non riusciva a darle un nome. L’anonima donna aveva detto frasi del tipo:”Lascia in pace Bobby, putt*na. Lascia in pace Bobby'”. Carmen ha aggiunto che Monroe aveva chiesto sonniferi e vino, ma lei aveva rifiutato di assecondarla. Più tardi, il giorno della morte, un’amica, Agnes Flanagan, andò a casa di Monroe.
Alle 16:30, Monroe ha telefonato al suo psichiatra che in seguito si era recato nell’abitazione ed era rimasto fino alle 19:00. Lo psichiatra aveva riferito che “era su tutte le furie. Di recente aveva avuto rapporti ses*uali con “uomini estremamente importanti nel governo… al più alto livello”. Sembra che Monroe quella notte avesse in programma di incontrare uno di quegli uomini ma era arrabbiata perché non era accaduto. Alle 21:30, Monroe ha chiamato il suo parrucchiere Sydney Guilaroff. Guilaroff ha detto a Vanity Fair che “Marilyn mi ha telefonato in preda alla disperazione. Diceva di essere in pericolo, parlava di tradimenti da parte di “uomini in posizioni elevate “, delle relazioni amorose clandestine”.
Le teorie del complotto
La star avrebbe detto a Guilaroff che Robert Kennedy era stato a casa sua proprio quel giorno, “minacciandomi, urlandomi contro”. Tra le 21:30 e le 22:00, Monroe ha parlato con lo sceneggiatore Jose Bolanos, che, secondo quanto da lui raccontato, avrebbe appreso qualcosa su Monroe che “un giorno sconvolgerà il mondo intero”.
Non ha mai condiviso queste informazioni. Poco prima della mezzanotte di quella sera, Monroe morì per apparente suicidio. Gli investigatori del procuratore distrettuale di Los Angeles hanno esaminato la causa della morte di Monroe negli anni ’80, ma sono stati bloccati dall’FBI.
A oltre 50 anni di distanza, la causa ufficiale della morte non è stata ancora stabilita, e ciò ha fatto proliferare le teorie del complotto. Una teoria include l’ipotesi che sia stata uccisa dall’FBI su ordine dei Kennedy per nascondere le relazioni o i segreti del governo che potrebbero aver condiviso con Monroe. Il libro “Dirty Secrets: UFO Conspiracies and the Mysterious Death of Marilyn Monroe” afferma che l’attrice è stata uccisa perché considerata una minaccia alla sicurezza nazionale mentre altre voci sostengono che sia morta per mano della mafia.