Michelle Hunziker e Max Laudadio assolti per servizio su Rodolfo Mirri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2016 - 19:02 OLTRE 6 MESI FA
Michelle Hunziker e Max Laudadio assolti per servizio su Rodolfo Mirri

Michelle Hunziker e Max Laudadio assolti per servizio su Rodolfo Mirri (foto Ansa)

RIMINI – Assolti Michelle Hunziker e Max Laudadio, inviato speciale di Striscia la Notizia, oltre ai “complici”, finiti a processo davanti al tribunale monocratico di Rimini per diffamazione nei confronti di Rodolfo Mirri, imprenditore e talent scout di Riccione. In aula Laudadio ha rilasciato spontanee dichiarazioni, come la scorsa udienza aveva fatto la Hunziker difesa dall’avvocato Giulia Bongiorno.

Hunziker e Bongiorno avevano ribadito il metodo di reclutamento usato da Mirri basato, scrive l’Ansa, sul ricatto sessuale. Stessa tesi sostenuta in un’intervista dalla Hunziker inserita nella trasmissione del tg satirico andata in onda il 17 marzo 2010. Con dei complici, l’inviato di Striscia aveva realizzato un servizio nello studio di Riccione di Mirri, il quale, dopo essersi raccontato davanti a un “finto” cliente, aveva finito per sentirsi diffamato dalla messa in onda della puntata. Mirri aveva presentato così una denuncia e una richiesta danni di un milione e mezzo di euro.

Il pubblico ministero la scorsa udienza aveva chiesto 1 anno e 4 mesi di reclusione per Laudadio e 6 mesi per Hunziker, da 1 anno a 9 mesi di reclusione per i complici. Ora le assoluzioni e fra 90 giorni le motivazioni della sentenza del giudice di primo grado. La sentenza ora potrà essere impugnata sia dalla Procura che dalla parte civile per il solo fine di una causa civile per il risarcimento del danno.

“Sono estremamente felice perché questa sentenza assolve me e condanna la violenza”. Michelle Hunziker commenta così la sentenza. “Chi sogna di fare il mio mestiere ha tutto il diritto di provarci senza doversi mai piegare ad alcun ricatto, tantomeno a quello sessuale! – ha detto la Hunziker – Sono felice perché le battaglie di Doppia difesa avranno nuove energie dopo questa sentenza e perché le giovani donne avranno più coraggio a dire di no ai soprusi”.