Tempi duri per Minzolini, persi migliaia di spettatori ma lui: “Batterò il Tg5”

All’inizio si era presentato sicuro di sè, ora su di lui e il suo tg c’è una vera e propria bufera in Rai. Perde ascolti e spettatori il Tg 1 di Augusto Minzolini tanto è che in Rai i vertici si stanno preoccupando, perché quel crollo di ascolti che si è registrato in un anno danneggia l’azienda, non solo in termini di immagine ma soprattutto in termini economici. Tanto è vero che lo stesso prode e fiero Minzolini fa autocritica dicendo: “Ho sbagliato, ho fatto troppa politica”. Poi, certo, continua a sfoggiare la sua buona dose di sicurezza dicendo che comunque il TgUno tornerà presto al 30% di share e che comunque il suo tg “se fino a settembre va così” avrà “vinto tutti i giorni sul Tg5, un evento che non si verificava dal ’98. Sono 3,7 punti di share sopra il mio concorrente diretto  -dice – quest’estate ho conquistato 517 mila spettatori più del 2009, 8,38 punti sopra Mimun”.

Più che ottimismo sembra una favola per far addormentare i bambini la sera. Perché se si guardano i dati veri, nero su bianco, la realtà appare un tantino diversa. Mercoledì sera 8 settembre, ad esempio, il Tg1 delle 20, quindi l’edizione principale del più importante telegiornale nazionale, è stato guardato da 5.489.317 spettatori, ovvero il 25,50% di share. Oltre cinque milioni di spettatori sono sempre tantissimi, ma stiamo anche parlando del principale tg italiano. Lo stesso che esattamente un anno prima totalizzava 6.333.338 di telespettatori. Ovvero ben 850 mila utenti in più rispetto ad adesso. Questo significa che ancora in tanti guardano il tg1, e va bene, ma significa anche che in 12 mesi il Tg di Minzolini ha avuto un’emorragia di telespettatori e che circa un milione di italiani la sera a cena preferisce guardare altro. Magari preferisce il nuovo Tg di La7 creato da Enrico Mentana. Un Tg che piace, che sta crescendo a vista d’occhio in ascolti e che, ad esempio, in quella stessa serata dell’8 settembre ha totalizzato 1.945.190. Ottimo risultato per un tg che ha appena una settimana di vita.

Si mette male per Minzolini, quindi, anche se lui continua a dispensare ottimismo. Meno ottimisti sono, però, i vertici della Rai. “Al netto dei giudizi politici – dice ad esempio il consigliere di amministrazione in quota Pd Nino Rizzo Nervo – si profila un evidente danno economico per l’azienda”. E non deve essere un giudizio di parte, visto che l’analisi coincide con quella del consigliere Antonio Verro in quota Pdl che dice: “Se questi dati dovessero essere confermati in un medio periodo dovremmo preoccuparci”.