Teocoli “stregato” da Elena, ecco come l’ha accalappiato tra incantesimi e sortilegi

Pubblicato il 18 Agosto 2010 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

Teo Teocoli e la moglie Elena

“Mia moglie è una strega”, non è solo il titolo del divertente film con Eleonora Giorgi e Renato Pozzetto degli anni ’80, è la convinzione di Teo Teocoli. Secondo lo showman, in un articolo sul Corriere della Sera, Elena lo ha “stregato” e lo tiene “legato” con qualche incantesimo o sortilegio.

“Dal momento in cui l’ho conosciuta ho smesso di fare il playboy da strapazzo. L’ho fatta finita con le donne, i corteggiamenti, le notti brave. E se provavo a ‘reagire’, era tutto inutile: ogni volta che cercavo di tornare alle vecchie abitudini, mi succedeva qualcosa di strano”. Come essere preso a schiaffi da una sexy dottoressa spagnola o cadere ferendosi ben due volte l’unica volta che da solo se ne è andato a Ibiza.

I due si conoscono l’estate del 1985: “La vedo per la prima volta alla Trattoria Arlati, a Milano, un locale ai tempi molto di moda – dice l’attore al quotidiano – Lei è al tavolo con un mio amico e un’altra persona, un conoscente. Rossa con gli occhi azzurri, non proprio il mio genere, penso. Però è bellissima. Anche io all’epoca non sono male, ho un discreto successo con il sesso femminile. Ma per lei sono trasparente: non mi degna di uno sguardo per tutta la serata. Mentre la fisso mi convinco: questa proprio non mi si fila”. Teo ferito nell’orgoglio maschile doveva avere la “rossa misteriosa” e fa modo e maniera per avere il suo numero di telefono. “Dopo vari tentativi riesco a procurarmelo, la chiamo, la invito a uscire. Lei, freddina, accetta”.

I due cominciano a frequentarsi e ha così inizio la metamorfosi dell’attore: “Sono allegro, canto in macchina, penso a lei in continuazione”. Ma Teocoli, che ha già passato i quaranta, non si cura dei sintomi dell’innamoramento e decide di andare a Ibiza per tornare  “a fare lo sciupafemmine”. Elena però gli manca e la vita da dongiovanni non lo aggrada come prima. “Ci sono in giro certe sventole da paura e io niente, non mi riconosco, non capisco dove sia finito l’istinto del cacciatore – dice il comico – Passano i giorni. Finché, tra lo stupore generale, una sera mollo la compagnia e dico: ‘Sono stanco, vado a dormire'”.

Nella casa sul mare di Ibiza Teocoli si ferisce ben due volte, una al ginocchio cadendo dalle scale l’altra alla nuca. Forse era un po’ alticcio. O forse è colpa del maleficio dell’Elena abbandonata? La sfotuna prosegue. Teo racconta al quotidiano di essere andato al pronto soccorso di Ibiza: “Arrivo tutto insanguinato e come prima cosa sbaglio reparto, finisco in una camerata di militari, vengo cacciato tra gli insulti”. In testa però c’è un pensiero fisso, oltre al dolore dei due tagli: Elena. “Finalmente trovo la stanza giusta. E lì compare una visione: la dottoressa di turno. La dottoressa, gnocchissima, mi fa sdraiare su un lettino di quelli da massaggio, con il buco in mezzo. Porta un camice corto, è abbronzata. Mentre mi visita le guardo le gambe”. Ecco allora che sbuca dal nulla il latin lover che, ovviamente, ci prova. Risultato: dopo una carezza sul polpaccio appena Teo sale un po’ più su: “Lei mi dà una sberla violentissima sulla testa. Por favor, estamos in hospital”.E per dispetto la medicazione non è delle migliori.

Anche la notte non regala un sonno tranquillo a Teocoli, che tra il dolore e il pensiero fisso a Elena, si gira e rigira nel letto. Così decide di uscire di nuovo in cerca di un telefono. A Milano la donna, la fattucchiera, lascia fare solo pochi squilli poi risponde gelida. “Volevo dirti che mi sono fatto male” dice con un fil di voce e “sapere se mi vuoi bene o no. Elena non può che prendere la palla al balzo: “Tu comincia a tornare a Milano, poi ne parliamo…”.

I due si sposano, nascono Anna, Paola e Chiara. Insomma sono insieme da 23 anni. Nessun rimpianto, però, Teo rifarebbe tutto da capo, la sua vecchia vita, conferma al Corriere, non gli è mai mancata. “Elena mi ha cambiato, ha tirato fuori il meglio di me. È stata il mio vero colpo di fortuna”.