Monica Setta, talk show in rosa: vuole le first ladies Michelle e Carlà

Pubblicato il 19 Gennaio 2010 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA

Non contenta del successo tra il popolo di YouTube, che ne onora spacchi e scollature, e tra quello del pomeriggio di Raidue, Monica Setta vuole conquistare la seconda serata con un programma tutto al femminile. Lei, che del giornalismo ha fatto il suo mestiere, per il suo nuovo talk show promette garbo e professionalità.

Si chiamerà “La donna è mobile”, andrà in onda a partire da aprile con 10 puntate (sette dedicate ai vizi capitali e tre sorprese). Dopo aver irrobustito la fascia pomeridiana della seconda rete con un informazione e curiosità, punta alle «donne comuni, al contrario di come avviene di solito, e interviste a donne importanti a livello internazionale che porteranno la propria testimonianza», come spiega in un’intervista al quotidiano Libero.

Nella prima puntata dovrebbe avere al suo cospetto la “moglie d’America”, la first lady Michelle Obama, ma sta trattando per intervistare anche Sarah “Barracuda” Palin e la première dame di Francia Carla Bruni.

Non vuole essere ricordata solo per quella spallina calante che le ha fatto guadagnare un fiume di clic in rete un paio di giorni fa, anzi a chi l’ha criticata per la sua procacità risponde: «Non mi stupisco, probabilmente questa cosa ha fatto scalpore perché avevo disabituato il pubblico alle grandi scollature e agli spacchi, cose che appartengono più alla mia gioventù: ora, invece, sono molto rigorosa, gli abiti di Carla Boni sono piuttosto castigati».

Monica Setta è riuscita a scomodare per il suo “Fatto del giorno” anche i politici dai corridoi dei palazzi del potere, da Bonaiuti a Livia Turco, passando per Pierferdinando Casini e Rosy Bindi. Ancora però non ha avuto l’onore di ospitare Bersani e Berlusconi, anche se spiega: «Credo che sia una scelta di campo perché alcuni “big” non vanno nei programmi pomeridiani».

Anche se lei promette di evitare il gossip e raccontare dei politici la dimensione pubblica e non quella che si vede dal «buco della serratura».