Nancy Brilli: “Il produttore col c… più ciucciato d’Italia”. Video a Porta a Porta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Novembre 2017 - 06:43 OLTRE 6 MESI FA
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Nancy Brilli: “Il produttore col c… più ciucciato d’Italia”. Video a Porta a Porta

ROMA – “Un produttore mi mandò un tizio che non avevo mai visto”, racconta Nancy Brilli a Bruno Vespa durante l’ultima puntata di Porta a Porta sulle molestie sessuali nel mondo dello spettacolo. “Mi fece venire a prendere e mi disse: Guarda che questo produttore è molto interessato a te, trova che tu possa avere un grandissimo futuro nel cinema. Ero sposata, glielo dissi, stavo girando un film importante”, “questo tizio si girò molto aggressivo, verbalmente, e mi disse: Guarda che questo produttore ha il ca… più ciucciato d’Italia“. “Non mi ha stuprata – conclude l’attrice – però mi sono irrigidita perché stavo girando un film di cui la produzione era la sua, sta di fatto che poi non ho mai più lavorato con questa produzione”.

Nancy Brilli non riesce a credere alle accuse di molestie mosse al regista Fausto Brizzi. “Davanti ai miei occhi, sul set e fuori, è sempre stato irreprensibile”, dice l’attrice sottolineando però di essere sempre dalla parte delle donne. La Brilli ha anche dichiarato nell’intervista al Corriere della Sera che le giovani attrici, quelle alle prime armi, devono imparare quali sono i confini e se ricevono avances tirarsi fuori dalle situazioni poco chiare e a rischio.

Parlando con Candida Morvillo del Corriere della Sera, l’attrice ha commentato lo scandalo Weinstein e le accuse di molestie mosse da due attrici al regista Brizzi:

“Io comprendo che un’attrice alle prime armi si trovi nel dubbio, non conosca il confine, ma proprio per questo bisogna spiegare che cosa è normale, cosa no e quando è il momento di andarsene”.

Sulle accuse al regista Fausto Brizzi risponde:

“È una storia dolorosa. Io sto dalla parte delle donne, sempre. Ma Fausto, davanti ai miei occhi, sul set e fuori, è stato irreprensibile”, “non riesco a immaginarlo che molesta qualcuno”.

“Le donne prendono coraggio sulla scia dello scandalo Weinstein, ma senza portare le prove si distruggono persone e famiglie. Non mi piace la denuncia televisiva, addirittura a volto coperto. Le denunce si fanno in Procura, circostanziate. E si è colpevoli quando è scritto in una sentenza”.