Raffaella Carrà, la malattia tenuta nascosta. Icona gay perché ritenuta troppo trasgressiva?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Luglio 2021 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA
Raffaella Carrà, la malattia tenuta nascosta. Icona gay perché ritenuta troppo trasgressiva?

Raffaella Carrà, la malattia tenuta nascosta. Icona gay perché ritenuta troppo trasgressiva? FOTO ANSA

E’ passato un giorno dalla morte di Raffaella Carrà e la notizia è stata talmente improvvisa che non ci si riesce a dare pace: una malattia se l’è portata via. Una malattia che la cantante, presentatrice e showgirl (una delle prime al mondo) ha preferito tenere nascosta, non dire niente a nessuno se non a pochi parenti che le sono stati vicino. 

Raffaella Carrà aveva 78 anni, regina della tv italiana, un’icona per generazioni di ragazze e ragazzi ora maturi. Ma la vera forza di Raffaella Carrà è stata quella di non coinvolgere una sola generazione, ma praticamente tutte. Il suo nome, e sue canzoni, ancora oggi sono nelle discoteche e vengono cantate o ballate da ragazzi che in quegli anni ancora non erano nati. 

Raffaella Carrà e la malattia

Raffaella Carrà da mesi era scomparsa dalla vita pubblica. Questo perché la malattia che l’ha colpita è stata devastante, come raccontato dal suo storico compagno, Sergio Japino. Raffaella aveva “una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei”.

Prima che la malattia se la portasse via aveva già dato disposizioni sul suo funerale. “Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed è così che noi tutti vogliamo ricordarla”, ha scritto Sergio Japino.

Raffaella Carrà, ritenuta troppo trasgressiva e diventata icona gay

Oltre che cantante e showgirl, Raffaella Carrà è stata anche una icona della moda. Il suo nude look provocò grande scandalo nell’autunno del 1969/70, quando apparve in tv al fianco di Corrado in Canzonissima, con l’ombelico scoperto, nella sigla d’apertura Ma che musica maestro!. Caschetto, ombelico scoperto e pantaloni lunghi, uno stile sexy che divenne una tendenza nell’Italia della censura, una vera calamita per i telespettatori. Con il passare degli anni Raffella Carrà divenne anche icona gay, per quella forma di trasgressione leggera, non studiata a tavolino, ma del tutto spontanea. 

Il suo talento, l’ombelico di fuori, e i brani per l’epoca trasgressivi per la tv, come il Tuca tuca, la consacrano nelle case degli italiani indimenticabile anche lo schetch con Alberto Sordi nella canzonissima del 1971 che gli sfiorava l’ombelico con garbo ballando. E poi arrivano Ma che musica maestro, A far l’amore comincia tu e Fiesta. Gli anni Ottanta sono quelli di Fantastico con Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero: una media di 25 milioni di spettatori ad ascoltare la sua sigla di apertura Ballo ballo.