Rai: cda spaccato sui vice di Verdelli. Siddi: “Senza senso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2016 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Rai: cda spaccato sui vice di Verdelli. Siddi: "Senza senso"

Rai: cda spaccato sui vice di Verdelli. Siddi: “Senza senso”

ROMA – Rai: cda spaccato sui vice di Verdelli. Siddi: “Senza senso”. Francesco Merlo, editorialista di Repubblica, e Pino Corrias, capostruttura a Rai Fiction, sono stati nominati vicedirettori da Carlo Verdelli, direttore editoriale e capo di tutta l’informazione Rai, nella struttura da lui guidata guidata che si occuperà di dare un nuovo volto e coordinare tutto il prodotto giornalistico della tv pubblica, programmi di infotainment compresi. Diego Antonelli, responsabile della redazione Immagini dell’ANSA, è stato nominato caporedattore dell’area digital (tutta la parte internet).

La notizia della nomina, giunta a sorpresa e accolta da più di un malumore, ha rovinato il clima del consiglio di amministrazione dove è stato invece votato all’unanimità il piano industriale presentato dal direttore generale Antonio Campo Dall’Orto. È stato il consigliere Franco Siddi a guidare la protesta, decidendo di lasciare la seduta, ma non è stato il solo a criticare i nomi voluti dai vertici e i metodi seguiti.

“Il cda non è stato chiamato a ragionare e deliberare su questa struttura – ha spiegato Siddi -. Merlo è un illustre giornalista, ma è pensionato e non può essere assunto da un’azienda pubblica. È pur vero che professionalità e intelligenza non vanno in pensione, ma una legge dello Stato nega la possibilità di assunzione di un pensionato, e insomma una legge va rispettata, al di là delle singole opinioni e per rispetto dell’etica di una azienda pubblica”.

“Soprattutto sconcerta il metodo: capitoli delicati come la missione, la pianta organica, i costi sono materia di definizione statica del Cda e preliminari a ogni decisione. Che comprende specifiche che vanno considerate collegialmente: progetto, regole d’ingaggio, ambito dei poteri delegati a funzioni direttive, competenze, valutazione costi sono necessariamente preliminari a delibere così rilevanti per nuove strutture. Ed è accettabile che noi consiglieri di amministrazione veniamo a conoscenza delle nomine tramite sms o tweet esterni?

“Naturalmente è ragionevole che Verdelli abbia bisogno di una squadra che lo aiuti in una impresa così complessa e difficile come quella di coordinare i tg, i talk show, l’infotainment. Ma trovo assurdo e inaccettabile sia la sostanza che il metodo. Eppoi qualcuno mi deve pur spiegare – visto che non stiamo parlando del vicedirettore della Bbc – come sia possibile che si ricorra ad esterni. Possibile che oltre a Corrias e alle quattro giornaliste (Valentina Dello Russo, Cristina Bolzani, Frediana Biasutti e Paola D’Angelo, n.d.r.), nessun dei ben 1800 giornalisti interni abbia i requisiti per le posizioni che si vogliono assegnare a Merlo e Antonelli?”.

Si tratta di un nome divisivo – rincara la dose Arturo Diaconale -. Chiamarlo in Rai dà l’impressione di voler dare un taglio preciso all’informazione della tv pubblica. Sarebbe come assumere Marco Travaglio alla direzione del Tg1″.

“Ancora una infornata di esterni. Altro che nuova Rai – attaccano Fnsi e Usigrai -. Insieme con le redazioni decideremo come reagire a questo ennesimo insulto, nel caso in cui si procedesse con le nomine proposte”.