Rai, Giulietti-Vita: “Parole Lei su Ruffini tardive”

Pubblicato il 7 Agosto 2011 - 17:23 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Se la signora Lei, come ha detto stamane, avesse voluto davvero trattenere Paolo Ruffini a Rai3, e non genericamente alla Rai, lo avrebbe detto pubblicamente nei giorni scorsi, avrebbe posto fine alle campagne contro i programmi della Dandini e della Gabanelli, avrebbe bloccato l’uscita di Roberto Saviano e avrebbe ribadito l’autonomia ideativa e produttiva di una rete più volte indicata come un obiettivo dal colpire dal presidente del consiglio e dal suo servizio d’ordine, dentro e fuori la Rai”. A dirlo sono Giuseppe Giulietti, portavoce articolo 21, e Vincenzo Vita, senatore del Pd.

”Le parole di oggi sono davvero tardive, fuori posto, e purtroppo – continuano – confermano le critiche ed i sospetti di questi giorni. Chi oggi, dentro la Rai, si frega le mani per aver finalmente dato compimento ‘all”editto di Trani’, presto, molto presto, scoprira’ di aver segato il ramo dove ancora sta appollaiato. Dalla Rai, infatti, usciranno non solo i giornalisti e gli autori sgraditi, ma anche milioni di cittadini che li avevano scelti e che ormai considerano pubblico servizio solo quelle emittenti che, a prescindere dl nome del proprietario, aggiungono le voci e non le tagliano, illuminano e non oscurano, promuovono edizioni straordinarie sulla crisi e non chiudono per ferie”.

“Naturalmente siamo sicuri che la corte dei conti vorra’ farsi spiegare come mai dalla Rai stiano uscendo – concludono – coloro che hanno procurato buoni ascolti e ricavi pubblicitari alla azienda, mentre restino ai loro posti colori che hanno riportato disfatte clamorose, oppure siano stati beccati a trafficare con il principale concorrente. La spiegazione, almeno sul piano politico, non dovrebbe essere difficile da trovare: si chiama conflitto di interessi”.