Evviva la Rai che abolisce l’Isola dei Famosi. Arriva The Voice

di Daniela Lauria
Pubblicato il 5 Ottobre 2012 - 09:05| Aggiornato il 14 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Addio all‘Isola dei Famosi, il reality non è in linea con la sobrietà dei tecnici Tarantola e Gubitosi. Quindi, arrivederci e grazie. Al suo posto, il direttore dell’Intrattenimento Rai, Giancarlo Leone, ha già individuato un’alternativa nel format The Voice, talent show incentrato sulla musica. Ancora.

Ilaria Dallatana, amministratore delegato di Magnolia che da dieci anni produce il reality dei vip per la seconda rete, interpellata dall’Ansa, ha confermato che dalla Rai è stata comunicata la chiusura. Nell’era della sobrietà, in stile governo dei professori, la Rai punta a rinnovarsi. Ma la scelta cade sull’ennesimo talent show. Addio al trash, alle liti e gli insulti in prime time, finalmente, ma per tornare a cacciare meteore musicali in stile x Factor?

Leone è convinto che questa sia la scelta migliore per “ricreare nel pubblico l’abitudine a seguire programmi con linguaggi diversi rispetto al passato”. Ora che i rapporti con il magnate ideatore del format (e anche del Grande Fratello) John de Mol e Marco Tombolini della Toro Produzioni sono stati ricuciti, The Voice sembra essere cosa certa. Certo, non deve essere stato facile appianare le cose dopo che l’ex presidente Rai, Lorenza Lei aveva cancellato il talent musicale a cose fatte, cast deciso e messa in onda programmata, per “motivi di budget”.

Tagliata l’Isola i problemi di costo non ci sono più e i nomi famosi che secondo la Lei avrebbero snobbato il programma sono stati individuati. Ma che nomi.. Tra i preparatori artistici di chiara fama, indispensabili alla chimica del programma, figura il nome di Gianni Morandi. Ora, non per essere maligni, ma se l’aura mitica di Gianni Morandi può aver funzionato per tenere in vita il malconcio Festival di Sanremo, sarà davvero capace di competere con i nomi dell’edizione statunitense, dove i giudici protagonisti sono Adam Levine, Christina Aguilera, Cee Lo Green e Blake Shelton? O anche di quella britannica con Jessie J, will.i.am, Tom Jones e Danny O’Donoghue?

Leone assicura che “non è l’ingrediente ma il linguaggio adottato a fare la differenza”. Sarà ma questa rinnovata sobrietà ce la farà a raggiungere il non disprezzabile 15% di share dell’usurata Isola dei Famosi?