Rai, Lorenza Lei per il dopo Masi, nel segno di Santa Chiara d’Assisi

Pubblicato il 28 Aprile 2011 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA

Lorenza Lei

ROMA – Lorenza Lei, sopravvissuta indenne a ben quattro direttori generali con cui ha lavorato a stretto contatto, ha sempre fatto la scelta della riservatezza: niente apparizioni pubbliche, niente eccessi. Già capo staff dei dg Saccà, Cattaneo e Meocci, Lei, che è oggi vicedirettore generale, rimane il nome in pole position a sostituire Mauro Masi nominato dall’Assemblea della Consap amministratore delegato.

Lorenza Lei potrebbe rappresentare, come racconta chi ha avuto modo di lavorare al suo fianco, una soluzione interna nel dopo Masi in grado di traghettare l’azienda verso l’ultimo anno dell’attuale vertice, che scade a marzo prossimo.

La sua nomina sarebbe anche una piccola svolta storica: la prima donna direttore generale della tv pubblica. In Rai dal 1997, secondo alcuni opinionisti Lorenza Lei avrebbe la benevolenza di Gianni Letta e della Lega e sarebbe ben vista anche oltretevere. Stimata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e dal segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone.

Laureata in antropologia filosofica, sposata, ha un figlio chef. Nata a Bologna nel 1960, da genitori comunisti, non è di sinistra, cristiana cattolica convinta arriva alla fede tardivamente. In una delle sue rare interviste, concessa alla rivista San Francesco Patrono il 2 marzo 2011 parlando della televisione in generale diceva: ”In questo momento sto pensando che, quando oltre 60 anni fa Papa Pio XII proclamò santa Chiara di Assisi patrona della Televisione, non aveva scelto una donna per caso”.

E citando le parole del Cardinal Bertone, dette proprio ad Assisi la Lei in quell’intervista ricordò: ”L’esempio di santa Chiara, ci aiuti a riscoprire la dignità della persona e valori come la famiglia, la vita, l’educazione dei giovani. Insomma un buon punto di riferimento per chi fa televisione. Una forte motivazione per chi fa il mio mestiere è la consapevolezza del nostro ruolo nella società, della funzione di servizio per gli altri. E’ una grande responsabilità”.

Approdò in Rai con un contratto a tempo determinato come consulente editoriale per Rai International, allora targata Renzo Arbore. Due anni dopo viene assunta. Da quel momento è un tripudio d’incarichi: responsabile di Rai Giubileo, poi capo struttura Pianificazione mezzi e risorse di Rai1 e infine l’incontro ‘profetico’ con Agostino Saccà, l’uomo che le farà fare il vero salto professionale. Sarà infatti lui nel 2002, appena conquistata la direzione generale, a nominarla capo dello staff (sarà confermata sia da Flavio Cattaneo che da Alfredo Meocci) e nel 2006 arriverà ad occupare l’ambita posizione di responsabile Risorse Televisive. Dal maggio 2009 è vicedirettore generale della Rai, in prima linea nella gestione, scelta e organizzazione della programmazione Rai.