Meno spot e calcio salato: per la Rai ricavi in calo

Pubblicato il 19 Settembre 2012 - 17:45 OLTRE 6 MESI FA
(Foto Lapresse)

TORINO – Calano i ricavi Rai del primo semestre: in tutto ammontano a 1.433 milioni di euro, in calo di 110 milioni rispetto al 2011. Le perdite del primo semestre ammontano a 129 milioni di euro. In diminuzione i ricavi pubblicitari: nel primo semestre del 2012 sono stati inferiori al 2011 di 72 milioni.

Secondo una nota diffusa da Viale Mazzini, la colpa è del “deterioramento del quadro macroeconomico, il conseguente calo degli investimenti pubblicitari e i costi dei diritti dei grandi eventi sportivi, tipicamente elevati nei cosiddetti anni pari”, che “hanno impattato negativamente sui risultati economici e finanziari del gruppo”.

A determinare il peggioramento del risultato netto del primo semestre 2012 rispetto a quello del 2011 sarebbero stati l’andamento dei ricavi pubblicitari e il costo dei diritti dei Campionati Europei di calcio, pari a 101,5 milioni di euro.

E le previsioni per il futuro non sono migliori. Il Consiglio di Amministrazione, che oggi, 19 settembre, ha approvato all’unanimità la relazione semestrale del Gruppo al 30 Giugno 2012, sottolinea che “Il perdurare della difficile situazione del mercato pubblicitario fa prevedere un secondo semestre anch’esso in perdita anche se di entità minore rispetto al primo. La perdita per l’anno si dovrebbe pertanto attestare nell’intorno dei 200 milioni di euro”.

Gli ascolti. Per quanto riguarda gli ascolti, però, Viale Mazzini precisa che “la Rai mantiene la sua posizione di centralità e di leadership del mercato radiotelevisivo italiano fornendo un servizio sempre più articolato e finalizzato a soddisfare le crescenti esigenze di una platea televisiva progressivamente più segmentata”. In particolare, nel primo semestre del 2012 la Rai si conferma prima sia in prime time (41,7% di share) sia nell’intera giornata (40,3% di share). Il massimo degli ascolti sono stati registrati durante la semifinale degli Europei 2012 tra Italia e Germania con 23,2 milioni di ascoltatori (circa 80% di share) e il Festival di Sanremo con 11.122.000 ascoltatori medi (circa il 48% di share).

Il costo dei dipendenti. Il costo per i dipendenti mostra un incremento di 2,5 milioni di euro nonostante gli effetti delle politiche di incentivazione agli esodi agevolati attuate negli esercizi precedenti e il sostanziale blocco delle politiche retributive. La forza lavoro del gruppo è al 30 giugno 2012 di 11.569 dipendenti a cui si aggiungono 1.660 risorse a tempo determinato espresse in unità anno. La posizione finanziaria netta è negativa e ammonta a 168 milioni di euro.

I canali digitali. Ad oggi sono 15 i canali televisivi Rai. I nuovi canali tematici, tra l’altro, “stanno attraversando una fase di buona crescita”. Nel corso dell’anno è ulteriormente cresciuto il bacino di utenza del digitale terrestre e si è completato il processo di switch-off da analogico a digitale. All’inizio del 2012 le regioni digitalizzate erano quattordici, circa il 78% della popolazione italiana. A maggio e giugno è stata completata la digitalizzazione nelle rimanenti regioni di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.