Rai, tutti contro le privatizzazioni di Saccomanni: Cisl, Pd, Articolo 21…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2013 - 17:20 OLTRE 6 MESI FA

Rai, tutti contro le privatizzazioni di Saccomanni: Cisl, Pd, Articolo 21...ROMA – Privatizzare la Rai, levata di scudi contro la proposta del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Dopo il no deciso dell’Usigrai, il sindacato della Rai, si aggiungono le voci contrarie del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, di Articolo 21 e del vicepresidente della Commissione di Vigilanza sulla tv pubblica, Salvatore Margiotta. 

 

”La Rai è un bene pubblico, bisogna riformarla come realtà meglio governata e in grado di interpretare le esigenze del servizio pubblico ma certamente non è da mettere sul mercato, insieme ad aziende che fanno utili”, ricorda Bonanni intervistato dal Gr3. ”Quando si prendono di mira realtà che fanno profitti è preoccupante. Vuol dire che qualcuno mira a prendersi i gioielli di famiglia o in Italia o all’estero e questo a noi non va bene”.

Per l’onorevole Giorgio Merlo, responsabile nazionale Pd servizio pubblico, “la privatizzazione della Rai semplicemente non esiste. Anche se sappiamo che c’è un ampio fronte politico trasversale che punta alla liquidazione del servizio pubblico radiotelevisivo e alla svendita della Rai. Il ministro Saccomanni, probabilmente, si è fatto portavoce di questa istanza”.

Stessi toni da Articolo 21: “Il ministro Saccomanni sta studiando la possibile privatizzazione della Rai. La bozza del contratto di servizio in discussione alla commissione parlamentare di vigilanza rischia di prefigurare il sostanziale ridimensionamento del servizio pubblico. Nel frattempo ricompare Tarek Ben Ammar, vecchio amico di Silvio Berlusconi e non solo, che distrattamente annuncia un suo interessamento verso la Rai e La7″, scrivono in un nota Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita. “Di tutto si parla meno che della necessità, sollecitata anche dalle istituzioni Europee, di risolvere il conflitto di interesse e di liberare la Rai dalla gestione diretta dei governi e delle forze politiche di turno. Parlare di privatizzazione senza neppure aver affrontato questi nodi appare quanto meno singolare, per non dire altro. E come se le vicende di Alitalia o di Telecom non avessero insegnato niente”.

Anche per Margiotta “preoccupano le affermazioni rilasciate ieri a ‘Che tempo che fa’ dal ministro dell’Economia: allora ha ragione chi ha letto nei giorni scorsi, nelle dichiarazioni di Antonio Catricalà sull’iniziativa del bollino nei programmi Rai, un primo tentativo di aprire la strada alla privatizzazione dell’Azienda. Privatizzare la Rai sarebbe un grave errore, per il Pd il servizio pubblico è da salvaguardare, su questo non si discute. A maggior ragione in un Paese nel quale non si è ancora risolto il conflitto di interessi del leader di un grande partito, proprietario di un impero mediatico”.