Raiuno serve “l’insalatona Sanremo”, edizione numero 60

Pubblicato il 16 Febbraio 2010 - 16:48 OLTRE 6 MESI FA

Antonella Clerici

Riecco Sanremo, versione numero sessanta. Dopo il tormentone Morgan, le sviolinate e le critiche alla conduttrice Antonella Clerici e il tira e molla sugli ospiti, torna su Raiuno il Festival: cinque serate, ospiti “d’eccezione”, fiori, eleganza, ma anche canzoni. Per Aldo Grasso musica e parole sono solo una scusa per mettere in scena lo spettacolo di Raiuno, per Maurizio Costanzo Sanremo è addirittura il santo protettore d’Italia. E per gli italiani? Travolti da preparativi, lustrini, gaffe e querelle varie forse si sono dimenticati che al festival vanno i cantanti. La prima serata sarà all’insegna del “Morgan sì o no”: il “maudit” da reality fa audience e il signor Marco Castoldi in qualche modo ci sarà – dicono -, forse con un tributo, forse non fisicamente e nemmeno in video.

Di certo non è nella lista dei “big” in gara, che orfani dell’artista brianzolo, sono rimasti in 15: Arisa, Malika Ayane, Simone Cristicchi, Toto Cutugno, Nino D’Angelo, Irene Grandi, Fabrizio Moro, Irene Fornaciari con i Nomadi, Noemi, Povia, Pupo, Emanuele Filiberto con il tenore Luca Canonici, Enrico Ruggeri, Valerio Scanu, Sonohra, Marco Mengoni.

I cantanti di nuova generazione, i cosiddetti “giovani”, sono dieci. Di tutti gli artisti, a parte Povia e la sua canzone che ha irritato la première dame francese Carla Bruni, si è parlato pochissimo. Morgan escluso, a tenere banco c’è stata la polemica sulle celebrità ospiti che si è risolta con Paolo Bonolis, Luca Laurenti, la sexy Dita Von Teese (ma molto probabilmente vestita e senza il maxi calice in cui si sarebbe dovuta immergere), Antonio Cassano & family. Ancora in forse la partecipazione di Tiziano Ferro nella serata di sabato, anche se la padrona di casa ci spera tanto, mentre Paolo Rossi ha dichiarato di essere stato estromesso dal cast degli ospiti a causa di un suo monologo e per tutta risposta ha deciso di metterlo in rete su YouTube.

Lei, la giunonica ed energica Clerici, è la vera protagonista: «Si sta facendo un mazzo così, un mazzo enorme e dovreste ringraziarla perché ha perso tutti questi chili», l’ha simpaticamente elogiata il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, un po’ deluso per l’assenza dei mazzi – quelli veri, fatti di fiori – nella scenografia. Difende la sua conduzione e la sua squadra, aggiungendo uno slancio femminista nella sua battaglia per lo spettacolo dell’Ariston: «Quando si parla di un festival fatto da una donna si è molto più critici». Riguardo la questione Morgan poi l’Antonellona nazionale, abbandonate le tagliatelle di nonna Pina, si è spesa in dichiarazioni caritatevoli e quasi sofferte per averlo in trasmissione, perché vorrebbe «il bene di un ragazzo che magari è un deficiente, perché è lontanissimo dal mio sentire, ma la droga è una piaga che non riguarda solo lui».

A darle manforte c’è Gianmarco Mazzi, direttore artistico del Festival: «Stiamo ragionando intorno alla musica di Morgan, non intorno a Morgan». Ma dalla Rai non ne hanno voluto sapere, in primis Mauro Mazza, direttore di Raiuno. Dal mondo politico poi non si sono risparmiati, dividendosi tra pro e contro: due per tutti, il leader Pd Pier Luigi Bersani fra i primi e Maurizio Gasparri del Pdl per la linea dura.

Poche ore e la «macchina infernale del Festival», come l’ha definita il curatore del Question Time, Maurizio Costanzo, ricomincia. A parte i fiori sul palco, Sanremo non ci risparmia nulla, nemmeno Patrizia D’Addario che è nella città anche se non invitata allo show.

E gli ascolti? Cinque sere sono tante (il presidente Rai Paolo Garimberti ne vorrebbe solo tre), soprattutto quando a sfidare Sanremo e le sue canzoni ci sono le partite del Milan per la prima serata, della Fiorentina della seconda e della Roma per la terza.